Accordo pubblico-privato l’Agrivillage è quasi realtà

Musile. Sta per nascere il villaggio dei prodotti d’eccellenza con 250 botteghe Domani il consiglio comunale adotterà lo schema d’intesa di pianificazione
Di Giovanni Monforte

MUSILE. A Musile sta per arrivare l’Agrivillage, il villaggio dei prodotti tipici con le sue 250 botteghe in cui aziende e imprenditori agricoli potranno vendere le eccellenze dell’agroalimentare veneto e italiano, dai formaggi ai salumi alle conserve.

A un anno dai primi contatti e superati diversi nodi urbanistici, domani alle 18.30 il consiglio comunale si riunirà per adottare lo schema di accordo di pianificazione con il gruppo di investitori privati, guidati da un’impresa di Marghera. Si tratta della «prima pietra» dell’iter burocratico del progetto, la cui realizzazione è prevista al posto degli ex allevamenti di polli Bisiol, tra la Statale 14 Triestina e la Treviso Mare. «Secondo noi l’Agrivillage è un’opera fondamentale, che Musile non può perdere per l’economia locale e i fini sociali legati ai centinaia di posti di lavoro previsti», spiega il vicesindaco Vittorino Maschietto. Il progetto sarà illustrato in aula dagli assessori all’urbanistica Alferio Persico e alle attività produttive Silvia Susanna. Si tratta di un’area di circa 342 mila metri quadrati. Di questi, 72 mila metri quadratiq saranno destinati a frutteti e zone verdi, 31 mila mq saranno utilizzati per la viabilità di accesso, mentre l’intervento vero e proprio misurerà 241 mila metri quadrati. Rispetto al progetto originale sono state confermate le 250 botteghe, ma, per andare incontro alla normativa regionale, la superficie commerciale vera e propria è stata ridotta a 1.500 metri quadrati. Mentre altri 6.500 metri quadrati saranno destinati ad attività agricola.

Nell’Agrivillage saranno previste, infatti, attività di vendita diretta di prodotti agricoli da parte di aziende, imprenditori agricoli diretti o associati, oltre ad attività artigianali.

Il progetto include uno spazio ricettivo con la previsione di un albergo, mentre la casa colonica esistente diventerà una fattoria didattica. Ci sarà una struttura per attività sportive come arrampicata e tennis. Nonostante le opere previste, la superficie coperta dagli edifici calerà leggermente: sarà di 35 mila 500 metri quadrati contro i 35 mila 700 metri quadrati degli attuali capannoni. «È un’attività di riqualificazione, non c’è consumo di territorio», assicura l’assessore Persico.

Oltre a riqualificare gli ex allevamenti, il Comune otterrà dai privati, in contropartita, lavori di miglioramento della viabilità locale per 800 mila euro. Nell’Agrivillage è prevista l’assunzione di diverse centinaia di nuovi addetti. I privati hanno assicurato che verrà riservata una priorità per la manodopera locale.

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