Accordo con le banche, Ormenese si salva
Mira. Rinegoziato il debito. Il titolare: «Ora possiamo ripartire»
MIRA.
Il gruppo edilizio Ormenese è salvo, grazie ad un accordo con le banche che vede nuovi finanziamenti per 10 milioni di euro. Ad annunciarlo è stato ieri il presidente del gruppo Fabrizio Ormenese nella sede di Piazza San Nicolò alla presenza del sindaco Michele Carpinetti. Con l'accordo quadro sono stati salvaguardati 100 posti di lavoro, compreso l'indotto. «Con l'accordo di ristrutturazione fatto con le banche - ha detto Ormenese - si può dire che il peggio è passato. Dopo i crolli delle vendite nel campo dell'edilizia nel 2008 e 2009 ora le cose vanno meglio. Il mercato è in crescita dopo due anni terribili. Le prospettive del 2011 sono buone e si pensa che grazie a prodotti di qualità come abitazioni che puntano sulla domotica o sul risparmio energetico, le cose andranno decisamente meglio. Ad ora son riuscito ad evitare i licenziamenti». Il gruppo a bilancio 2010 aveva un passivo di 49 milioni di euro a fronte di un patrimonio immobiliare di oltre 90 milioni di euro. Ora l'accordo con le banche porta nuova linfa per ripartire. A dare credito al gruppo con un accordo finanziario quadro firmato l'11 febbraio sono state le banche: Cassa Risparmio di Venezia, Cassa Risparmio del Veneto, Banco di Brescia, Banco San Marco, Banca del Veneziano, Bnl, Unicredit, Medio Credito del Friuli Venezia Giulia, Medio Credito del Trentino Alto Adige, Monte dei Paschi di Siena, Antonveneta, Banca Intermobiliare e Veneto Banca. L'accordo di ristrutturazione è stato depositato il 14 febbraio al Tribunale di Venezia per la sua omologa (il definitivo via libera) attesa entro due mesi. Le banche oltre ad accettare la rinegoziazione dei finanziamenti, si sono impegnate a supportare il gruppo con circa 10 milioni di euro, da destinare al riequilibrio finanziario. Fra le banche Ormenese ricorda la cassa di risparmio di Venezia che «fin da subito ha sostenuto l'intera operazione consentendo al gruppo di fronteggiare il periodo di crisi con un finanziamento ponte di 2 milioni». Il gruppo intende ripartire sviluppando in 4 anni investimenti per 130 milioni di euro. Fra le opere previste: il centro civico di Dolo, il centro commerciale di Ca' Tron, la caserma dei carabinieri di Oriago, il centro Auser di Fiesso e la riqualificazione dell'area attigua alla Chiesa di San Vito e Modesto a Spinea. (a.ab.)
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