Accordo Brugnaro - Zaccariotto. Lega di fronte al fatto compiuto
MESTRE. Due piccioni con una fava, botte piena e moglie ubriaca oppure colpo a cerchio e botte. Mentre con la Lega sta trattando per l'apparentamento vero e proprio in vista del ballottaggio del 14 giugno, Luigi Brugnaro sfoggia un "paso doble" mettendosi d'accordo anche con la lista di Francesca Zaccariotto, l'ex presidente provinciale, ex sindaco di San Donà, ma soprattutto ex leghista, su cui la Lega Nord aveva messo un vero e proprio veto: "O me o lei", aveva detto Gian Angelo Bellati. "Te", aveva risposto Brugnaro.
Ma mentre il Carroccio si stava riunendo nella sede di via Aleardi con il commissario Dozzo, Brugnaro ha annunciato in fretta e furia una conferenza stampa nel suo quartiere generale di calle del Sale. E con lui, biondissima e sorridente, c'era Francesca Zaccariotto.
Quindi? Rottura con la Lega e accordo con la Zaccariotto?
"No, no", ha esordito Brugnaro, "con la lista di Francesca Zaccariotto c'è un accordo politico, non un apparentamento. Ma c'è un accordo. Politico, appunto".
Cioè? "Uniti se vinciamo, opposizione insieme se pediamo" ha detto Brugnaro.
"Voteremo per Brugnaro", ha detto la Zaccariotto, "i problemi individuati da lui sono simili ai nostri".
E la Lega? Non pervenuta.
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