Accolto il ricorso bloccati i lavori per 18 appartamenti

Bibione. Il Tar dà ragione a una ditta che era stata esclusa Il sindaco: «Un progetto che la città aspetta da tempo»
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - TERRENO DELL'EX DELEGAZIONE COMUNALE
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - TERRENO DELL'EX DELEGAZIONE COMUNALE

BIBIONE. Il Tar annulla l’aggiudicazione definitiva dell’appalto per l’avvio dei lavori, si profila un lungo stop per il progetto di riconversione dell’area dell’ex delegazione comunale di Bibione. Si tratta di un intervento molto importante e atteso dalla località, perché vi dovrebbero sorgere 18 appartamenti a “canone sostenibile”, ovvero ad affitto calmierato. Inoltre il piano terra del nuovo edificio dovrebbe ospitare un centro servizi, con un centro diurno per anziani, qualche ambulatorio medico e altri servizi per i cittadini.

Un progetto da circa due milioni di euro, per cui il Comune ha ottenuto anche un contributo regionale.

La scorsa primavera la San Michele Patrimonio e Servizi, la società partecipata del Comune incaricata di seguire il progetto, aveva provveduto ad aggiudicare l’appalto al raggruppamento temporaneo d’imprese formato dalla Gandelli-Legnami srl e dalla Il.Ma srl. Ma una delle aziende non risultate vincitrici, la Holzfanil srl, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale, attraverso il suo legale Vito Agresti, ravvisando un vizio di forma. Nei giorni scorsi si è tenuta l’udienza davanti al Tar. A difendere le ragioni del Comuni sono stati gli avvocati Pier Vettor Grimani e Gianni Zgagliardich, mentre le aziende vincitrici erano difese dai legali Filippo Andrea Giordanengo, Franco Zambelli e Claudio Piacentini.

La prima sezione del Tar, presieduta da Maurizio Nicolosi, ha dato ragione alla ditta ricorrente, annullando il provvedimento di aggiudicazione. E condannando anche la San Michele Patrimonio e Servizi, insieme alle aziende che erano risultate vincitrici, a pagare 4 mila euro di spese processuali. Adesso il Comune attende le motivazioni della sentenza per decidere il da farsi, a iniziare dall’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. Di certo c’è che il progetto, già fermo dalla primavera in attesa della sentenza, rischia un altro lungo stop.

Il sindaco Pasqualino Codognotto non nasconde il rammarico. «Il progetto è un investimento importante per la realtà di Bibione, che da anni aspetta soluzioni di questo tipo per dare una risposta al sociale per questa comunità, che vive di stagionalità e ha bisogno di creare un cuore sociale su cui fare affidamento», commenta Codognotto, «dispiace molto perché è da tempo che si attende una soluzione di questo tipo, invece andiamo avanti nella fase dei tribunali e dei ricorsi».

Giovanni Monforte

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