Accoltellò un cliente del suo bar il titolare condannato a 4 anni
MIRANO. Quattro anni di reclusione per aver accoltellato un cliente del suo bar. Il giudice per l’udienza preliminare Alberto Scaramuzza ha condannato ieri mattina Lingwei Zhan, il barista cinese di 36 anni residente a Mirano accusato di aver sferrato una coltellata a un cliente romeno del suo bar Centrale a Scaltenigo. L’imputato doveva rispondere anche di porto abusivo d’armi. Il pubblico ministero Roberto Terzo aveva chiesto la condanna dell’imputato a 4 anni e 6 mesi di reclusione.
Il giudizio è stato celebrato con rito abbreviato e quindi Zhan ha beneficato dello sconto di un terzo della pena, evitando di dover sostenere il dibattimento in aula davanti al tribunale collegiale.
Il gup Scaramuzza ha disposto una provvisionale di 15mila euro per il cliente, che si è costituito parte civile con l’avvocato Stefano Marrone. Il risarcimento complessivo dovrà poi essere quantificato in sede di un eventuale giudizio civile.
La richiesta da parte dell’avvocato Marrone era stata di 100mila euro per il suo cliente, che era stato ricoverato molti giorni in ospedale in seguito all’episodio, dovendo subìre anche un intervento chirurgico.
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Alberto Furlanetto, ha sostenuto che il barista fosse stato vittima di una aggressione da parte del cliente: vedendo a rischio l’incolumità della propria famiglia, Zhan avrebbe reagito prendendo il coltello e colpendo il romeno. Proprio per questo il legale aveva chiesto di derubricare il reato a lesioni colpose, invocando la legittima difesa.
Diverso quanto sostenuto dal rappresentante dell’accusa, secondo cui è chiara la volontà omicidiaria del cinese.
L’episodio risale alla metà di giugno dello scorso anno. La scintilla sarebbe scattata perché il romeno si era presentato al bar con alcuni amici, pretendendo di bere senza pagare come peraltro avrebbe fatto qualche giorno prima. Dinnanzi al diniego del barista, il cliente sarebbe scattato e ne sarebbe nata una colluttazione che dall’interno del bar si era spostata sul plateatico.
Era stato a quel punto che il cinese era rientrato nel locale, aveva preso dal bancone un coltello da cucina lungo 22,5 centimetri che poi aveva piantato nell’addome del romeno, provocandogli una gravissima ferita a seguito della quale era stato necessario un intervento d’urgenza per l’asportazione di 30 centimetri di intestino.
A contribuire alle indagini, il video di una telecamera di sorveglianza che aveva ripreso le diverse fasi. La sentenza potrà adesso essere impugnata in appello.
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