Accoltellato alla schiena sotto i portici, due arrestati per tentato omicidio

Alessandro Boscolo Sesillo e Otello Cavallarin finiscono in carcere. La vittima, Massimo Dario, se la caverà in 20 giorni

CHIOGGIA. Paura e sgomento ieri mattina attorno alle 9, sotto i portici in pieno centro storico a Chioggia per un accoltellamento che ha tutte le caratteristiche di un agguato vero e proprio, maturato probabilmente negli ambienti cittadini del traffico di droga. Massimo Dario, 51 anni, detto “canevin” , è stato ricoverato all’ospedale di Chioggia con una ferita nella zona lombare da arma da taglio guaribile in una ventina di giorni.



I due assalitori, arrestati e condotti in carcere a Venezia con l’accusa di tentato omicidio in concorso, sono Alessandro Boscolo Sesillo, 36 anni, l’autore dei fendenti e Otello Cavallarin, 42 anni, che si sono costituiti a mezzogiorno nella caserma dei carabinieri di Sottomarina.



Alle nove del mattino Corso del Popolo, la piazza per antonomasia per i chioggiotti, si sta cominciando ad animare, quando ad un certo punto un trambusto tra la folla, sotto il portico all’angolo con calle Airoldi, proprio di fronte alla gastronomia “Gallo”, attira l’attenzione dei moltissimi passanti che si trovano in zona San Giacomo, uno dei punti di maggior passaggio del centro.



Si odono delle urla e la figura di un uomo, dalla stazza notevole, che cade a terra toccandosi la zona lombare. Che cosa sia successo è subito evidente perché l’uomo, Massimo Dario, presenta una ferita alla schiena causata da un coltello. Immediato scatta l’allarme, mentre i due assalitori si dileguano tra la folla.

Sul posto arrivano l’ambulanza, la guardia medica e le forze dell’ordine, mentre l’accoltellato viene soccorso dalle persone presenti sul posto e poi viene trasportato in ospedale.




Otello Cavallarin e Alessandro Boscolo Sesillo sono arrivati assieme in Corso del Popolo, forse in moto o forse a piedi ed hanno individuato Massimo Dario che stava camminando sotto i portici. A quel punto i due, che alla vittima concedono parecchi centimetri in altezza, accerchiano il cinquantenne e cominciano a discutere molto animatamente, c’è chi suppone per problemi legati al mondo degli stupefacenti.

Cavallarin si piazza di fronte, Dario non si lascia intimorire ed è pronto anche ad arrivare alle mani, forte di un fisico decisamente esuberante. È a quel punto che da dietro, il Sesillo, forse per difendere l’amico o forse per prendere di sorpresa l’uomo, gli sferra almeno un fendente, se non addirittura due, alla schiena con un coltello dalla lama lunga 20 centimetri.

Fortuna vuole che il colpo arrivi comunque di striscio e non in profondità, finendo per ferire ma non in maniera grave il cinquantenne che però cade a terra. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto grazie anche alla visione dei filmati delle telecamere piazzate nella zona.



Tutti e tre, comunque, sono già noti alle forze dell’ordine. Massimo Dario, la vittima, non è la prima volta che subisce un’aggressione del genere, mentre Alessandro Boscolo Sesillo era in permesso dagli arresti domiciliari e l’anno scorso era stato incriminato per la tentata rapina al ristorante “Gabbiano 2” . —


 

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