Accoltellato a Mestre, l’ultimo saluto della mamma a Jack: «Ciao tesoro»

Tumulate nel cimitero di Jesolo Paese le ceneri di Giacomo Gobbato, ucciso a Mestre per aver difeso una donna da una rapina

Giovanni Cagnassi
La cerimonia di tumulazione delle ceneri di Giacomo Gobbato (foto Bortoluzzi)
La cerimonia di tumulazione delle ceneri di Giacomo Gobbato (foto Bortoluzzi)

Le ceneri di Giacomo Gobbato sono state accolte, mercoledì 9 ottobre, al cimitero di Jesolo Paese per la tumulazione.

Il 26enne di Jesolo, accoltellato a morte a Mestre dopo aver salvato una donna dal suo aggressore, è tornato a casa.

Mamma Valentina e papà Luca lo hanno atteso con il figlio minore Francesco. Con loro anche Sebastiano, l'amico che era con lui quella tragica notte, impietrito davanti al loculo del nonno di Giacomo, Giorgio, nel quale è stato tumulato.

Una cerimonia raccolta, una cinquantina tra parenti e amici stretti della famiglia. Ha officiato il rito della sepoltura don Lucio Cilia, parroco di piazza Milano.

«Ciao tesoro», ha detto in lacrime mamma Valentina. Una vicenda che ha segnato profondamente non solo Mestre, ma anche Jesolo, dove Giacomo è vissuto fino all'adolescenza prima di trasferirsi a Marghera per studiare al liceo artistico.

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