«Accenderemo Marghera per farla rivivere di nuovo»

La giunta ha approvato delibere per 42 milioni: dall’idrovora a Forte Marghera. Fiducia per l’ex Umberto I: «Ora se ci sono investitori veri, il Comune può aiutarli»
Petrolchimico di Porto Marghera, foto aerea, laguna di Venezia, 22-09-201
Petrolchimico di Porto Marghera, foto aerea, laguna di Venezia, 22-09-201

MESTRE. «L’appuntamento è per l’8 gennaio alle 18, quando andremo ad accendere le luci di Marghera. Ne abbiamo festeggiato i cent’anni, ora si tratta di promuovere i prossimi cento anni di vita. E lo faremo a partire dalle luci: abbiamo affittato un grande faro di tre metri di altezza, capace di fare luce fino a 12 chilometri di altezza. Lo si vedrà da tutto il Veneto per tre mesi e accenderemo altri luoghi simbolo di Marghera, per far capire che rivive. Altre novità importanti le diremo a tempo debito».

Brugnaro: «Mi ricandido a sindaco, finisco il lavoro e lascio»
agenzia candussi, giornalista chiarin. conferenza stampa di fine anno della gunta Brugnaro presso municipio di Mestre.


Cantieri. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro indica come priorità del 2018 il rilancio di Porto Marghera. Partendo da un gioco di luci fuori dalle rotte degli aerei e già con i permessi. Ieri la giunta, l’ultima del 2017, ha approvato un pacchetto di delibere da 42 milioni di euro. Spiccano gli 8 milioni per una nuova idrovora nel centro di Mestre capace di «evitare gli allagamenti fino a Zelarino»; gli interventi nei giardini delle scuole, e l’urbanizzazione primaria di Forte Marghera. Merito dello sblocco ai finanziamenti pubblici.

Trasporti. Il sindaco rivendica altre azioni che partono nel 2018: la sperimentazione dell’abbonamento integrato tra trasporto locale e treni «che abbiamo portato a casa con un lavoro silenzioso con Mazzoncini di Ferrovie», dopo il buon risultato del biglietto integrato tra Actv e Atvo «che ha funzionato bene». Gli investimenti privati si rimettono in moto, dice. Segnale che fa ben sperare per affrontare le emergenze di fine anno.

Emergenza ex Umberto I. Dal blocco dei cantieri Sfmr per i quali il «Comune si candida ad agire direttamente» al fallimento della Dng, la proprietaria dell’area dell’ex Umberto I. «Forse non è così negativa la notizia», precisa Brugnaro, «se ci sono davvero investitori con una offerta sostanziosa e concreta noi siamo pronti a collaborare per la riuscita della operazione». Sicurezza e spaccio. Sul fronte sicurezza e lotta allo spaccio, Brugnaro rivendica gli ottimi risultati del lavoro della polizia locale per la quale il 2018 porterà 13 nuove auto e nuovi agenti in servizio serale- Zone “calde” come la stazione di Mestre e il parco Albanese continueranno ad essere sorvegliate.

San Giuliano ed eventi. Il sindaco rivendica anche i progetti su San Giuliano (area concerti, sistemazione Remiere) e il collegamento ciclopedonale con i Pili, contestato dal M5S, che si lega al ponte tra Forte Marghera e l’università di via Torino e al rifacimento della pista di atletica. Commercio. Ma la città rimarrà senza assessore al commercio, svela il sindaco. «Andiamo avanti così, ma con idee chiare: l’Happy Friday riconfermato nel 2018 e il distretto del commercio sulla scia del buon esperimento di Zelarino». Per il sindaco piazza Ferretto è tornata ad essere la «bomboniera» che voleva. E al cambiamento contribuiranno ora il nuovo museo M9, la valorizzazione dei forti ed eventi, anche sportivi, «che in centro storico non si possono organizzare».

Cultura. Le mostre al Candiani continueranno: «Arriveranno le opere dell’Ermitage». Se l’operazione nuovo stadio a Tessera con il Venezia andrà in porto, spera, il Penzo sarà riutlizzato per il nuovo quartiere residenziale al diporto velico.

Azioni Save. «Abbiamo invertito il trend e si va verso il meglio. Anche nella gestione della città metropolitana: la vendita delle quote Save ci ha permesso di dimezzare il debito».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia