Accattonaggio sfruttando il cugino cieco: arrestato

Un non vedente veniva portato a chiedere la carità per dieci ore al giorno. Il parente è stato arrestato dalla guardia di finanza

VENEZIA. Forse qualcuno si ricorderà il film “I mostri”, di Dino Risi, in cui Vittorio Gassman fa la parte dello sfruttatore di un cieco che chiede la carità, cui un famoso chirurgo assicura le cure gratis per tornare a vedere. Gassman si porta via “l’amico” non vedente, raccontandogli che quello era un poliziotto. E così si salva la fonte di guadagno. Una storia quasi simile quella scoperta dalla guardia di finanza in questi giorni. Un non vedente bulgaro cinquantenne era stato preso in “custodia” da un cugino che lo accompagnava in centro storico a chiedere la carità.

I due, entrambi bulgari, avevano trovato nella pietà che il non vedente suscitava nei passanti una fonte di reddito e campavano bene. Il cieco veniva accompagnato nei posti “migliori” della città in cui chiedere l’accattonaggio e restava fino a dieci ore al giorno, arrivando a ricevere dai passanti, nei giorni buoni, una settantina di euro.

Con questo sistema riuscivano a mantenere alcuni parenti in Bulgaria e potevano viaggiare per l’Europa, con frequenti puntate in Germania, dove esercitavano la stessa “professione” in cui ormai erano specializzati: l’accattonaggio.

Peccato per loro però che il cugino che ci vede benissimo, campasse anche lui con i proventi del vero cieco e che quindi, per la legge, si trattasse di sfruttamento.

Ora il cugino con la vista d’aquila è stato arrestato proprio per sfruttamento, e il vero cieco dovrà cavarsela da solo. Per il momento è in una struttura sanitaria.

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