Abuso edilizio a Venezia, la gelateria Grom finisce sotto accusa
VENEZIA. Non c’è talk show, ormai, in cui non venga invitato: il torinese Federico Grom incarna il ruolo del giovane imprenditore che, nonostante la crisi, ha sfondato non solo in Italia, ma nel mondo intero con le sue gelaterie, che ormai sono ben 61, tra cui alcune a New York, Tokio, Osaka e Parigi. A Venezia sono addirittura tre: il primo negozio è stato aperto a San Barnaba, ormai alcuni anni fa, quindi quello in Strada Nuova e, infine, l’ultimo in campo ai Frari. È questa terza gelateria in laguna ad aver creato un problema giudiziario: nei giorni scorsi, infatti, il pubblico ministero Francesca Crupi ha chiuso un’indagine per abuso edilizio, il primo nome nel capo d’imputazione è quello del giovane e rampante imprenditore torinese Federico Grom, che con l’amico Guido Martinetti ha fondato quella che poi è diventata una vera e propria catena di gelaterie.
Gli indagati sono ben cinque: stando alle accuse, avrebbero compiuto lavori di manutenzione (ad esempio buttare giù il controsoffitto per rifarlo e gli interventi di scavo per gli scarichi e la fossa biologica) senza attendere l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni architettonici a Paesaggistici, pur avendola richiesta visto che l’edificio in campo dei Frari (sestiere di San Polo) in cui si trova il negozio è notificato. Con lui, in qualità di rappresentante legale della Grom, sono indagati il torinese Tommaso Catrano, i veneziani Pierluigi Moro, Giuliano Bettio e Alessandro Gualandi. Si tratta di coloro che hanno diretto, seguito ed eseguito gli interventi di ristrutturazione in qualità di responsabile per conto dell’azienda di Torino, di direttore dei lavori ed esecutori degli interventi. Il pubblico ministero Crupi ha chiuso le indagini ad ha emesso il decreto penale che prevede il pagamento di un’ammenda: naturalmente se gli indagati ritengono di voler affrontare il processo per ribadire la loro estraneità o innocenza possono ricorrere contro il decreto e presentarsi in aula davanti al giudice monocratico.
La Grom nasce nel 2003, quando Federico Grom, una laurea in economia e alcuni anni di lavoro come manager finanziario, inaugura a Torino una piccola gelateria insieme all’amico e socio Guido Martinetti. La Grom punta su un gelato di altissima qualità, selezionando le migliori materie prime nei cinque continenti, rinunciando a utilizzare additivi, utilizzando solo frutta fresca di stagione proveniente dall’azienda agricola di proprietà Mura Mura, nell’astigiano. E nel giro di pochi anni si impone come marchio di eccellenza sulla scena del food internazionale. La produzione è centralizzata in un unico grande stabilimento in Piemonte, dove vengono prodotti i semilavorati i quali, dopo esser stati confezionati e surgelati, vengono distribuiti ai negozi della catena per essere finalizzati e venduti.
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