Abusivi, multe aumentate del 40 per cento

I controlli dei vigili urbani a San Marco sono stati intensificati. Ma i venditori continuano a tenere banco

VENEZIA. Il comando della polizia municipale ha reso noti i dati dell’attività svolta a contrasto del commercio abusivo nel primo trimestre 2016; i numeri denotano una notevole intensificazione rispetto allo stesso periodo del 2015.
Questi i dati: sono stati 1040 i venditori abusivi sanzionati con verbali amministrativi e giudiziari, o che hanno abbandonato la merce al suolo a seguito degli interventi della polizia locale. Scendendo nel dettaglio 93 venditori sono stati multati; 51 hanno abbandonato al suolo merce contraffatta; 896 hanno abbandonato al suolo merce non contraffatta. Sono stati 11.920 gli articoli illecitamente posti in vendita, sequestrati o rinvenuti dalla polizia locale.
Per quanto attiene alla tipologia della merce, sono stati sequestrati 732 articoli contraffatti, con una nettissima prevalenza di occhiali riportanti i marchi Ray-Ban e Gucci; sono stati sequestrati/rinvenuti 349 articoli di occhialeria e pelletteria non contraffatta; sono stati sequestrati/rinvenuti 9.083 articoli di vario tipo, in massima parte bastoni per "selfie", palle deformanti e dardi luminosi; sono stati infine sequestrati/rinvenuti 1756 articoli di fioreria.


L'attività antiabusivismo è stata posta in essere sia con pattuglie in divisa dislocate lungo le tratte e nei luoghi maggiormente a rischio, come Piazza San Marco, che vede quotidianamente impegnati in una importante azione preventiva gli operatori delle sezioni territoriali; sia mediante l'impiego di squadre operative in abiti civili della Sezione di Pronto Intervento che intervengono su tutto il territorio del centro storico.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente si è avuto un incremento di circa il 40% dei venditori sanzionati ed un aumento di circa il 30% di prodotti sequestrati / rinvenuti. Va anche detto che difficilmente i soggetti multati poi pagano le multe, visto che quasi tutti sono senza fissa dimora e nullatenenti.
Proseguendo nell'analisi complessiva, appare ormai evidente come i venditori del Bangladesh abbiano nettamente superato, in quanto a presenze, gli storici venditori del Senegal, e come i venditori abusivi cinesi siano praticamente scomparsi dal centro storico.


La merce contraffatta continua a rappresentare una parte minima dei prodotti abusivamente posti in vendita a Venezia: circa il 7%, a definitiva conferma del fatto che a Venezia esiste prevalentemente un problema "commercio abusivo" più che un problema "contraffazione". La circostanza è da attribuirsi al fatto che laddove l'azione repressiva delle forze di polizia e di polizia locale è particolarmente intensa, e la possibilità per i venditori di essere sottoposti ad identificazione è particolarmente alta, sono pochi quelli che rischiano di compromettere permanentemente la propria posizione sul territorio dello Stato vendendo materiale contraffatto.
Il comando della polizia municipale fa sapere che l'azione repressiva continuerà con intensità anche nelle prossime settimane, tenendo conto che ci si avvia ad entrare, per il commercio abusivo, nella fase “calda” della stagione.

Le operazioni dei vigili urbani non sembrano comunque da sole essere in grado di debellare o arginare il fenomeno dato che il numero dei venditori di cianfrusagli sembra costante se non in aumento.

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