Abusivi e affollati Blitz dei vigili urbani negli affittacamere
MESTRE. Sovraffollamento e licenze mancanti: multati due affitta-camere di via Monte San Michele per una somma totale di circa 4 mila euro. Nuovi controlli al quartiere Piave da parte delle forze dell’ordine: ieri gli agenti della polizia municipale di Mestre guidati dal dirigente Stefano Gianolla sono intervenuti in due affitta-camere dopo le ripetute segnalazioni dei residenti della zona agli operatori dei Servizi sociali.
Un viavai non giustificato e stanze sovraffollate che stavano preoccupando i vicini di casa e i residente nella strada. Così, alle 8 di ieri mattina i vigili urbani hanno bussato alla porta del civico 51 di via Monte San Michele dove hanno trovato un’affitta-camere gestito da alcuni coreani che, sfruttando quattro camere, ben sigillate con porte blindate, erano riusciti a ricavare ben 16 posti letto, 4 per stanza. In pratica quattro appartamenti in uno. I clienti erano tutti di nazionalità coreana, e l’appartamento era noto a tutti coloro che si dovevano spostare a Mestre. Peccato però che, oltre al sovraffollamento, il titolare non fosse neppure in possesso della licenza per poter lavorare. Nel secondo caso invece, in un appartamento di fronte a quello dei coreani, al civico 18, i vigili hanno bussato alla porta di un affitta-camere gestito da un titolare cinese che, in un appartamentino di meno di 50 metri quadrati, avevano ricavato otto posti letto.
L’intervento dei vigili urbani di Mestre è stato possibile soprattutto grazie alle segnalazioni dei residenti.
«Segnalazioni puntuali fatte agli operatori dell’Etam» spiega il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Sandro Simionato «e che sono fondamentali per le forze dell’ordine, in questo caso i nostri vigili urbani, in altri la polizia o i carabinieri». «È una forma di cittadinanza davvero attiva» prosegue Simionato «che ci permette di intervenire in tempi rapidi quando ce n’è bisogno». Quello di ieri è il secondo intervento delle forze dell’ordine nell’area di via Monte San Michele.
Nelle scorse settimane infatti i carabinieri di Mestre, sempre dopo le segnalazioni di alcuni residenti, sono intervenuti mettendo fine allo spaccio di droga gestito da un gruppo di senegalesi che erano soliti trovarsi proprio all’angolo tra via Trento e via Monte San Michele. Un’operazione durata oltre un anno e che si era conclusa con l’arresto per dieci persone. Il giro d’affari per lo smercio d’erba era di circa 40 mila euro alla settimana, con clienti di tutte le età, disposti a sborsare anche più soldi per la qualità della marjuana venduta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia