Abusi edilizi al Tekclub denunciata la proprietaria
Era entrato nel mirino della polizia perché, dopo aver partecipato alle feste organizzate in quel capannone, almeno tre ragazzi si erano sentiti male per aver mescolato alcol ed ecstasy, e tra loro una sedicenne di San Donà crollata a terra in coma alla stazione ferroviaria di Mestre e ricoverata d’urgenza in ospedale. Per questo, a fine novembre dell’anno scorso, il Tekclub di via della Crusca era stato posto sotto sequestro dai poliziotti del commissariato di Mestre su disposizione del pubblico ministero Fabrizio Celenza. Secondo polizia e vigili urbani il capannone non aveva i requisiti per ospitare pubblici spettacoli. Ora la conclusione delle indagini da parte della polizia municipale in materia di edilizia, relative al capannone delle feste di via della Crusca 34, ha portato alla denuncia della proprietaria e dell’affittuario per una serie di gravi abusi edilizi riscontrati all’interno del locale.
Nel corso delle indagini, scattate dopo i malori accusati dai ragazzi, gli agenti del nucleo edilizia di Mestre della Polizia municipale hanno riscontrato il cambio di destinazione d’uso, con opere di trasformazione da artigianale a residenziale e commerciale per diverse porzioni del capannone. In particolare una parte del capannone era stata adibita a locale da ballo attraverso la costruzione di un solaio calpestabile, con alcune tramezze e due magazzini (uno in legno e uno in muratura) costruiti a ridosso del capannone. Le violazioni edilizie riscontrate comportano l'arresto fino a due anni e l'ammenda da 5mila a 51mila euro. Dal punto di vista commerciale è stata inoltre contestata l'assenza di autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, che comporta la sanzione di altri 5mila euro. Il locale nei mesi scorsi era diventato un punto di riferimento per giovanissimi che trascorrevano le notti a ballare musica psy-trance e techno. (f.fur.)
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