Abolizione delle Province, Letta: «Via la parola dalla Costituzione»
ROMA. «Ci sentiamo vincolati all’impegno» dell’abolizione delle province che era contenuto nel programma che ha avuto la fiducia delle Camere. Così il premier Enrico Letta ha presentato il disegno di legge costituzionale approvato dal governo: «Abbiamo abrogato il termine province da tutti gli articoli della Costituzione. Speriamo che il Parlamento approvi» il provvedimento «nel più breve tempo possibile».
«Questo tema ha creato e crea nella pubblica opinione un sentimento di sfiducia nei processi decisionali. Se la parola “Province” rimane nella Costituzione ogni provvedimento finisce in un vicolo cieco. Per questo partiamo con l’ordine giusto: questo ddl costituzionale cancella la parola “Province” dalla Carta», ha spiegato Letta.
L’articolo 3» del ddl costituzionale di abolizione della Province «rimanda a una legge ordinaria» per l’abolizione e la riorganizzazione degli enti territoriali», ha spiegato ancora Letta, ma appare chiaro che le competenze delle province dovrebbero passare alle Regioni e agli altri enti locali. Il governo intende «salvaguardare i lavoratori» delle province e «le funzioni» di questi enti abrogati con il ddl costituzionale, ha aggiunto il premier.
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