«Abolire l’Imu per cinque anni alle aziende che si insediano»
PORTOGRUARO. Si è candidato a sindaco dopo il mandato di capogruppo in consiglio comunale tra le fila di Forza Italia. Ma questa volta correrà senza partiti. Pietro Rambuschi, 67 anni, coniugato e diplomato in computista commerciale, per anni responsabile del settore personale in Trenitalia, si presenta all'elettorato di Portogruaro con due liste, “Gruppo per il Cambiamento “ e “Pietro Rambuschi Sindaco”.
Che cosa l'ha spinta a candidarsi sindaco?
«Sicuramente il fatto di esser stato il più votato nelle ultime due legislature a Portogruaro e perché tutto il direttivo del “Gruppo per il Cambiamento” ha voluto con forza la mia discesa in campo».
Con l'istituzione della Città Metropolitana quale dovrà essere il ruolo di Portogruaro?
«La città dovrà avere un ruolo centrale, da protagonista, in rappresentanza di tutti i comuni del mandamento portogruarese. Solo con un punto di riferimento unico e centrale si potrà lavorare in sinergia con il nuovo ente metropolitano, che avrà un importante peso politico ed amministrativo».
Come pensa di rilanciare l'economia locale e il problema del lavoro sul territorio?
«Innanzitutto abolendo l'Imu per 5 anni a tutte le imprese di nuovo insediamento, siano esse commerciali, industriali o artigianali. Chi investe in città dovrà essere premiato. Grazie a questo sarà possibile anche rilanciare la tematica occupazionale, strettamente legata a quella imprenditoriale. Più impresa vuol dire più lavoro».
E' d'accordo con l'eventuale unione e fusione dei comuni limitrofi?
«Si. È un percorso indispensabile per la riduzione dei costi su tutto il territorio, in un momento difficile per gli enti locali. Se vengono uniti tutti gli uffici territoriali con la formazione di un unico e grande punto di riferimento a Portogruaro, come per esempio quello della polizia locale, sarà possibile diminuire di molto le spese, utilizzando le risorse in maniera più lungimirante».
Capitolo ospedale unico. Quel sarà il futuro dell'ospedale di Portogruaro? Come evitare le fughe verso il vicino Friuli Venezia Giulia?
«Io sono fortemente contrario all'ospedale unico e sono convinto che alla fine non si farà, per i troppi costi che esso comporta. Bisogna invece potenziare con forza i presidi di San Donà e Portogruaro, con differenti specialità, aumentandone i servizi e velocizzando le prestazioni. Solo così sarà possibile migliorare la sanità locale e di conseguenza evitare le fughe che già ci sono verso il Friuli Venezia Giulia».
Alessio Conforti
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