Abbattuti i pioppi storici viale San Marco protesta

Sottomarina. Residenti in rivolta: «Ci siamo svegliati e c’erano già gli operai» L’assessore Silvia Vianello: «Sono alberi malati e pericolosi, saranno sostituiti»
Di Elisabetta B. Anzoletti

SOTTOMARINA. Pioppi storici abbattuti, residenti in rivolta. La decisione dell’amministrazione di eliminare le piante di viale San Marco, uno dei pochi alberati della città, ha innescato ancora una volta forti proteste nei residenti. Alcuni hanno attaccato volantini di appello perché le piante, dalla chioma imponente che offre piacevoli spazi d’ombra, siano salvati, ma l’amministrazione si difende spiegando che gli alberi sono ammalati e per motivi di sicurezza andavano eliminati. Ci risiamo.

Dopo viale Trieste dove l’abbattimento dei pini marittimi ha provocato per anni le proteste accese dei residenti, che sono arrivati anche ad incatenarsi, ora tocca a viale San Marco. Da un paio di giorni gli operai di Sst stanno togliendo i pioppi della zona nord, nel tratto di viale che va dall’inizio della pista ciclabile verso San Felice. «Nessuno ne sapeva nulla», Spiega Yadira Barthelemy, da anni residente nella zona, «ci siamo svegliati e abbiamo trovato gli operai al lavoro. Questi alberi sono qui da cinquant’anni e ora vengono tolti senza nemmeno avvisare. Ecco come vengono spesi i soldi delle tasse, per togliere quel po’ di verde che ci rimane. E’ un’indecenza». La signora assieme ad altri ha anche affisso alcuni cartelli negli ultimi alberi rimasti nella speranza che siano salvati. «So che tanto l’appello cadrà nel vuoto», continua la Barthelemy, «ma non possiamo stare zitti a guardare. L’ombra di questi alberi dava refrigerio agli anziani e ai bambini che si sedevano nelle panchine e regalava un bel colpo d’occhio sul viale. Ora chissà se e quando verrà impiantato di nuovo qualcosa e quanto ci metteranno a crescere le nuove piante. In questa città sempre più cemento».

Per la giunta l’abbattimento era una scelta obbligata. «Sono alberi ammalati», spiega l’assessore all’ambiente, Silvia Vianello, «la chioma fiorente inganna, ma quando i pioppi si ammalano il tronco si svuota e diventano molto pericolosi. Spiace anche a noi eliminarli, ma la sicurezza va garantita prima di tutto. Appena avremo le risorse pianteremo dei lecci, come nell’altra parte del viale, così da creare anche uno scenario omogeneo. Tra l’altro i pioppi soffocano i platani che sono piantati sotto e quindi con questa soluzione ci saranno benefici anche per i platani». Intanto la protesta dei residenti sta tenendo banco anche sui social network e i residenti del quartiere Tombola, che a loro tempo protestarono per il taglio degli alberi decennali, ricordano che le nuove piante promesse non hanno ancora fatto capolino.

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