«Abbassate il valore dei terreni»

I proprietari di aree edificabili contro le tabelle Imu: «Sono di prima della crisi»

SOTTOMARINA. Due pesi e due misure. Lo denunciano i proprietari terrieri che devono pagare l’Imu sulle zone edificabili e che hanno scoperto che il Comune vende i terreni al 70% in meno dei valori che attribuisce ai terreni soggetti all’Imu. Il caso è scoppiato perché i campi di Ca’Lino, acquistati dal Comune quando si pensava all’edificazione del nuovo ospedale, sono stati messi all’asta a 26 euro al metro quadro contro i 73 stimati nelle tabelle comunali di riferimento.

Il comitato dei proprietari, che raccoglie oltre 200 persone, sta dando battaglia da due anni per ottenere la riduzione dei valori di mercato stimati nel 2008 in pieno boom immobiliare da cui si ricavano gli importi Imu.

Dopo incontri, lettere dei legali e la minaccia di una class action, l’anno scorso hanno ottenuto una riduzione del 15% dei valori, ma il comitato ritiene che i valori siano ancora lontani dalla realtà e, forti della nuova scoperta, tornano a bussare alle porte del municipio per chiedere una revisione delle tabelle.

La scoperta riguarda l’avviso di alienazione del terreno di Ca’ Lino (protocollo 26702 del 2014) in strada Margherita con una superficie di 57.200 metri quadri dove insiste un fabbricato di 320 metri quadri.

«Il prezzo base d’asta è di 1.500.000 euro», spiega Giorgio Boscolo Soramio, presidente del comitato, «con un valore al metro quadro di 26 euro, ma le tabelle comunali del 2008, modificate del 15% nel 2013, danno per quel terreno un valore di 73.10 euro al metro quadro. La differenza tra i valori dell’asta e quelli delle tabelle utilizzate ai fini Imu è del 70%. A questo punto è chiaro che ci sorgono degli interrogativi. Vogliamo capire da questa amministrazione se per pagare le tasse dobbiamo riferirci a quelle tabelle o ai precedenti che essa stessa ha creato con questa vendita all’asta».

Soramio, a nome del comitato, ha protocollato una richiesta formale di spiegazioni al sindaco Giuseppe Casson (nella foto) minacciando anche l’avvio di ricorsi qualora vengano pagati degli importi ricavati dalle vecchie tabelle. Il comitato, oltre a contestare tabelle lamenta anche di dover pagare Imu salatissime per terreni dichiarati edificabili malgrado l’edificabilità sia ancora molto lontana. (e.b.a.)

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