A4, terza corsia con 160 espropri
PORTOGRUARO. I cantieri per la realizzazione del primo sub-lotto del secondo lotto della terza corsia in A4, cioè il tratto di 8,8 chilometri compreso tra l’uscita di Portogruaro e la località di Alvisopoli, verranno aperti entro la fine del 2018, probabilmente in pieno autunno.
Tutta la tratta da Portogruaro a Palmanova, la più critica di tutti i lotti vista la pressione del traffico, si potrà percorrere su tre corsie entro la fine del 2020. È uno degli aspetti emersi in uno degli ultimi consigli di amministrazione di Autovie Venete, svoltosi a Trieste venerdì scorso, prima della nascita di Autostrade Alto Adriatico, la nuova concessionaria delle autostrade in Friuli e Veneto orientale. A Portogruaro questa notizia ha colto tutti di sorpresa, in quanto non è arrivata alcuna comunicazione alle famiglie e alle attività interessati dagli espropri. Complessivamente, per la terza corsia ci saranno 71 espropri nel Comune di Portogruaro, 19 in quello di Teglio Veneto e 69 in quello di Fossalta. «Era arrivata ancora nel 2017 da Autovie Venete la comunicazione che annunciava gli espropri», ricorda il referente del comitato di San Nicolò, Ennio Vit, «ma non è ancora arrivata quella relativa a quando avverranno gli espropri. Si naviga nell’incertezza».
Dunque in autunno partiranno anche a Portogruaro i lavori per la terza corsia e l’appalto è stato vinto dalla grande impresa friulana Rizzani de Eccher. Il secondo sub-lotto è quello compreso tra San Donà e San Stino di Livenza e misura 11,4 chilometri; infine il terzo sub-lotto riguarda il tratto di 13, 6 chilometri tra San Stino e Portogruaro. In Friuli sono cominciati anche i lavori da Gonars a Palmanova. Anche questi verranno completati entro il 2020. Alcune novità sono emerse, nel corso dell’ultimo Cda, pure sul completamento dei lavori del terzo lotto. Si sta procedendo rispettando i tempi.
L’opera inserita tra Alvisopoli e Palmanova verrà completata sempre nel 2020. Prima del suo completamento verranno rifatti i due viadotti lunghi un chilometro e mezzo che costituiranno il nuovo ponte sul fiume Tagliamento. I cantieri della nuova megainfrastruttura, tra Ronchis e San Michele, sono ben visibili quando si viaggia a cavallo tra le due regioni. Il ponte vecchio verrà abbattuto dopo l’entrata in funzione di quello nuovo.
Rosario Padovano
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