A4, le scorie nucleari passano stanotte
MOGLIANO. Strade e cavalcavia blindati dalle dieci di sera alle sette di domani mattina: stanotte passano in A4 e sul Passante le scorie nucleari. Il transito nel tratto autostradale veneziano è atteso attorno tra l’una e le due di notte. A quell'ora il lento convoglio che dal deposito di Avogadro di Sallugia in Piemonte è diretto al porto di Trieste transiterà per alcuni minuti nel territorio veneziano (coinvolti i Comuni di Mirano, Spinea, Salzano e Martellago) e trevigiano. E tutti staranno col fiato sospeso.
Il carico nucleare contiene 10 lamine di un elemento combustibile irraggiato denominato Mtr, proveniente da attività di ricerca. Queste cosiddette “lamine di Petten” saranno stipate su uno speciale autotreno che viaggerà alla velocità massima di 80 chilometri all'ora e che sarà accompagnato da un corteo di sicurezza formato da altri 15 veicoli. A questa robusta scorta di sicurezza si aggiungono altre misure preventive volte a scongiurare eventuali incidenti: il blocco degli accessi autostradali al momento del passaggio del convoglio e il presidio, per diverse ore, di tutti i cavalcavia.
L'obiettivo principale delle misure di sicurezza consiste nel garantire che queste scorie nucleari, che saranno poi imbarcate alla volta degli Stati Uniti, procedano nella loro marcia senza soste o rallentamenti.
Per quanto riguarda il vertice di ieri, in questura a Treviso, è stato pianificato un massiccio impiego delle forze dell'ordine trevigiane per diverse ore. Saranno coinvolti polizia, carabinieri, guardia di finanza, protezione civile e polizia locale.
«A Mogliano presidieranno tutti e sette i cavalcavia presenti sul Passante» ha spiegato il sindaco Giovanni Azzolini «I moglianesi possono dormire sonni tranquilli dato che la prefettura ha messo in atto tutte le preoccupazioni del caso. Agli ambientalisti vorrei ricordare che non è certo con un'azione di disturbo nei confronti di questo trasporto che si porta avanti la battaglia sul nucleare. La vera lotta si fa proponendo alternative e non compiendo azioni che rischiano di creare più danni collaterali che altro». Erano stati proprio i movimenti ambientalisti, non appena trapelata la notizia dell'imminente passaggio del convoglio nucleare lungo il tratto autostradale dell'A4, a sollevare forti dubbi sull'operazione.
Si è subito apprestato a gettare acqua sul fuoco il Prefetto trevigiano Aldo Adinolfi sottolineando la bassa pericolosità del materiale trasportato: «Le 10 lamine vengono stipate in un contenitore che è tarato per contenerne 966» queste le parole del prefetto «Vi è dunque un modestissimo rischio radiologico e il fatto che questo materiale venga trasportato al di fuori dell'Italia è sicuramente un fatto positivo. In caso di incidente sarà creata una zona di esclusione di 50 metri, per interventi tecnici, senza pericolo di contaminazione».
Nel piano di sicurezza era contemplata anche l'esigenza di effettuare una adeguata informazione alla cittadinanza. Su questo fronte le autorità hanno preferito mantenere top secret fino all'ultimo la data del trasporto. Si tratta di una scelta dettata da eventuali precauzioni nei confronti di atti dimostrativi o contestazioni, ma molti sindaci, soprattutto quelli di sponda veneziana, non hanno nascosto un certo malcontento. La necessità di non dare troppo vantaggio a eventuali “disturbatori” ha prevalso sulla corretta e completa comunicazione ai cittadini. Non sono stati resi noti con precisione la destinazione e l'uso finale del carico che transiterà stanotte, ma è chiaro che se dovesse finire nelle mani sbagliate potrebbe essere utilizzato per costruire ordigni pericolosissimi come le cosiddette “bombe sporche”.
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