Schianto mortale in A4, il camionista: «Ero in colonna, non ho visto il furgoncino»
La difesa del camionista che ha investito Chiara Moscardi a Noventa. La collega trevigiana resta ricoverata in gravi condizioni all’Angelo
Agli investigatori della Polstrada di San Donà - che stanno indagando sulla dinamica del terribile incidente nel quale ha perso la vita la psicologa 26enne Chiara Moscardi - il camionista slovacco indagato per omicidio stradale dalla Procura di Venezia ha detto di non aver visto il furgoncino Nissan fermo sulla corsia di emergenza, perché alla guida del suo camion carico di pellet, stava percorrendo l’A4 incolonnato in una fila di tir e avrebbe perciò avuto la visuale coperta sul lato di destra.
Non si sarebbe così accorto del furgoncino fermo perché i quattro passeggeri avevano sentito all’improvviso odore di carburante e Chiara Moscardi e l’amica E.F. (trevigiana, ancora ricoverata in Terapia intensiva all’ospedale all’Angelo, in gravi condizioni) erano uscite dalla macchina per aprire il cofano dell’auto e verificare non vi fossero perdite.
Invece il veicolo è stato travolto e schiacciato contro il guardrail dal camion del trasportatore, che ai poliziotti ha anche detto di aver solo “strisciato” con la fiancata del suo mezzo il furgoncino.
L’impatto si è dimostrato disastroso: il furgone in panne è stato “agganciato” e spinto oltre la barriera laterale, travolgendo le due giovani donne. La psicologa rodigina al lavoro per il Comune di Venezia e con una grande passione per il rugby è morta subito, l’amica è nelle mani dei medici.
Nei prossimi giorni il pubblico ministero della Procura di Venezia, Giovanni Gasparini, affiderà una consulenza tecnica per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente mortale e il camionista potrà nominare, tramite il proprio avvocato, un consulente di parte.
Rimane, invece, ricoverata in prognosi riservata e in condizioni molto gravi, la collega alla guida del furgone Nissan, la 27enne di Treviso che ha riportato lesioni in varie parti del corpo, trasferita d’urgenza all’ospedale dell’Angelo, dove si trova tuttora. Sono ore di apprensione per la sua famiglia e per le per le tante persone che le vogliono bene, tra queste i tanti colleghi di lavoro.
Nel frattempo c’è attesa per i funerali di Chiara Moscardi, ai quali parteciperanno tantissime persone, e non da ultimo il Comune di Venezia, colpito dalla vicenda, dal momento che la ragazza lavorava per le politiche sociali.
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