A Venezia turisti come a Carnevale, code ai vaporetti

Giornata campale quella di ieri per l’eccezionale afflusso in città, favorito anche dal bel tempo

VENEZIA. A ottobre come a Carnevale. Un weekend campale quello conclusosi ieri in laguna, con un’affluenza eccezionale di turisti, complice anche il tempo semi estivo di questi giorni, che hanno riempito la città storica come nel periodo della festa delle maschere. Garage di Piazzale Roma e di San Marco pieni fin da metà della mattinata e un afflusso che è andato crescendo con il passare della giornata, in una Venezia già piena. Ma i disagi maggiori, ancora una volta di sono scaricate sul sistema di trasporto pubblico, con vaporetti strapieni e code lunghissime agli imbarcaderi. Situazioni particolarmente critiche in alcuni momenti della giornata e nel tardo pomeriggio in particolare ai pontili di San Zaccaria e dei Giardini - con il grande afflusso di visitatori della Biennale e dell’Arsenale (dove in molti erano venuti in visita all’Amerigo Vespucci, attraccato in riva, anche qui con lunghe code per l’accesso ) - dove non ci sono gli accessi differenziati tra veneziani e turisti, come a Piazzale Roma, Rialto e Stazione.

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.10.2017.- Pontili actv San Zaccaria Linea 4.2 e 5.2
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.10.2017.- Pontili actv San Zaccaria Linea 4.2 e 5.2


Da qui momenti di tensione e di caos anche per i molti residenti che sono rimasti a terra per l’impossibilità pratica di accedere ai vaporetti per la massa di persone presenti, nonostante l’organizzazione di diverse corse bis da parte dell’azienda. In particolare ieri sono state fatte 35 corse bis, ad esempio: 5 di linea 5.1, 7 di linea 1, 6 di linea 4.2, 8 di linea 2 e 6 di linea 5.2. Sabato sono state invece 13 le corse bis, principalmente di collegamento Arsenale-Tronchetto.

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.10.2017.- Pontili actv Ferrovia
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.10.2017.- Pontili actv Ferrovia

E su Facebook è intervenuto in questi giorni anche il direttore generale di Actv Giovanni Seno a rispondere a chi - come ad esempio il direttore del Corila, il Consorzio di ricerche lagunari, Pierpaolo Campostrini, chiedeva perché l’azienda di trasporto acqueo non metta in campo in questi giorni più mezzi, visto che ottobre è ormai ancora alta stagione turistica a Venezia. «Avm-Actv non decidono né corse, né orari, né frequenze. Tutto è stabilito dall’Ente affidante (Comune) - ha replicato Seno - nell’ambito di un contratto di servizio. La Regione riconosce come “Servizi Minimi” circa 320 mila ore/moto/anno (unità di misura per la navigazione al posto dei chilometri usati per i bus). Il Comune chiede a Actv di farne 520 mila circa che corrisponde al limite fisico di disponibilità di uomini e mezzi e si è raggiunto progressivamente con gli efficientamenti dei cicli di produzione manutentiva che ha aumentato la disponibilità della flotta al servizio. Aggiungere servizi in certe stagioni o orari vorrebbe dire toglierli da altre stagioni o orari per ovvio limite della capacità produttiva, aggiungere uomini non sarebbe un problema in sé se ovviamente si potesse aggiungere barche. Ciò non è più possibile (almeno in modo sostanziale) per ragioni fisiche (spazi acquei), per ragioni di traffico acqueo e moto ondoso, per interferenze su pontili»
 

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