A Venezia l'Università Iuav vince l’argento tra i Politecnici, Ca’ Foscari tredicesima
VENEZIA. La felicità dello Iuav da una parte, la rabbia e lo stupore di Ca’ Foscari dall’altra. Ecco le reazioni a caldo dopo la classifica del Censis con le migliori università italiane.
Nel 2018 Venezia si aggiudica un secondo e un tredicesimo posto. L’argento va allo Iuav che, nella categoria dei Politecnici, totalizza 89 punti. Due in meno rispetto al Politecnico di Milano, e cinque in più del Politecnico di Torino. La facoltà di architettura è addirittura la prima in Veneto, quanto a punteggio “relativo”. Supera infatti di tre punti Padova, che arriva al terzo posto nella categoria degli atenei con oltre 40 mila iscritti.
Ca’ Foscari rientra invece tra le università con un numero di iscritti tra i 10 e i 20 mila. Con 80,8 punti, si piazza al tredicesimo posto. La classifica del Censis è ormai un appuntamento fisso. Serve da bussola, per orientare le migliaia di studenti a un passo dall’inizio degli studi universitari. Sono cinque le voci analizzate dallo studio per il punteggio finale: servizi, borse, strutture, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione. C’è anche il ranking delle lauree.
In questo caso, la valutazione ricade su: punteggio generale, progressione di carriera e rapporti internazionali. Un totale di 63 classifiche consultabili, nel complesso, nel sito del Censis. Il piazzamento di Ca’ Foscari cambia se si guarda alle lauree triennali. Arranca l’ambito chimico-farmaceutico, al 21esimo posto, mentre risale qualche posizione quello scientifico (19esimo posto).
Sono tre gli ambiti che fanno da traino per l’ateneo veneziano: economico-statistico, sesto posto in Italia; letterario umanistico, terzo a pari merito (98,5 punti) con l’università di Bologna; e la facoltà di lingue, al nono posto e sopra Milano. Proprio quest’ultima, però, diventa la prima della classe nel biennio specialistico: 110 punti, il massimo e con un distacco di 11 punti da Bologna.
«Siamo soddisfatti per alcuni dei risultati didattici», il commento di Michele Bugliesi, rettore Ca’ Foscari, «ci stupisce di più il piazzamento nella classifica generale. Ogni anno i dati ministeriali ci danno nelle prime posizioni, il Censis invece ci dipinge come un ateneo con problemi strutturali. Alcuni dati sono bizzarri e non rappresentano, secondo noi, lo stato delle cose».
Lo Iuav, nonostante il secondo posto, sbaraglia la concorrenza nell’internazionalizzazione. «Il risultato premia lo sforzo di tutta la struttura», commenta il rettore Alberto Ferlenga, «È tanto più rilevante in quanto i nostri diretti “competitors” sono università ben più grandi».
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