A Venezia il senza dimora Pasquale torna libero, ma scompare

Il clochard non è più a piazzale Roma. L’avvocato: «Tornerà per il processo»

VENEZIA. Pasquale Aita, per ora, è sparito da piazzale Roma. Dopo la notte trascorsa in cella per aver aggredito e insultato i vigili e i carabinieri che stavano sgomberando il suo accampamento di valigie, borse e cartoni all’ingresso dell’autorimessa comunale, davanti al giudice Stefano Manduzio, il clochard ha chiesto scusa: «Ho perso la testa quando ho visto che smontavano tutto, mi dispiace per quello che, non accadrà più».

E il giudice gli ha creduto: così, dopo aver convalidato l’arresto, ha però respinto la richiesta di misura cautelare richiesta dalla Procura (l’allontanamento dell’uomo dal Comune di Venezia, per il rischio concreto di reiterazione del reato) e ha rimesso Pasquale in libertà, in attesa del processo per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

«Sono certo che il 17 luglio si presenterà in aula, pulito e ben vestito, come ha promesso di fare, per ribadire le sue scuse», dice l’avvocato difensore Francesco Franchini, «chiederemo il rito abbreviato».

Pasquale Aita è conosciuto da tutti in città: la sua presenza non passava certo inosservata a piazzale Roma, dove da quasi un anno lanciava i suoi strali polemici e beffardi (e talvolta anche insultanti) contro i carabinieri, contro il sindaco Brugnaro, contro l’invasione di turisti, gli abusivi. E da questi ultimi è stato anche picchiato, alcuni giorni fa.

Martedì, l’intervento dei vigili urbani, che hanno sgomberato quello che lui chiamava il suo “Palazzo di Cartone”: Pasquale - infermiere, italiano, ufficialmente residente in Germania - si piazzato davanti alla stazione dei carabinieri, lanciando invettive attraverso il suo megafono, poi si è steso davanti alla biglietteria Actv, rifiutandosi di seguire i carabinieri.

Il giudice lo da definito un “artista di strada” e lo ha rimesso in libertà, rinviando il suo processo al 17 luglio.
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia