A Venezia il primo funerale ecologico: «Bare di cartone e urne di mais, costano meno»

Onoranze funebri Pagliarin stamattina in azione a San Michele: «In caso di cremazione meno esalazioni dal legno e dalle vernici»
Le bare du cartone e le urne per le ceneri
Le bare du cartone e le urne per le ceneri
VENEZIA. Il cimitero dell'isola di San Michele ha ospitato questa mattina il primo funerale «ecologico» sul territorio comunale veneziano. La bara di un'anziana signora del centro storico, deceduta nei giorni scorsi, non era di legno verniciato bensì di cartone. E' questa la grande novità introdotta dalle onoranze funebri Pagliarin, storica società del settore con oltre un secolo di attività alle spalle. «Abbiamo recepito le indicazioni che il Comune ha dato lunedì scorso» spiega il titolare Renato Savoldello.


«Eravamo già pronti a questa soluzione per chi decideva di essere cremato - continua - e così saremo di fatto i primi a concretizzarla a Venezia. Il Comune ha chiesto soluzioni meno inquinanti, dal momento che le casse in legno verniciato, bruciando, producono esalazioni inquinanti dati i prodotti chimici contenuti. Le bare di cartone hanno solo un rivestimento in cellulosa, e con lo stesso materiale vengono fatti i nastri adesivi per sigillare il contenitore». Un funerale ecologico, quindi, ma anche meno costoso. «Stiamo ancora facendo le stime, perciò non siamo in grado di fornire cifre esatte, ma di sicuro ci sarà un risparmio» garantiscono dalla Pagliarin di Cannaregio, dove chiunque può vedere l'esposizione con le nuove casse ecologiche. «Per utilizzarle abbiamo dovuto modificare anche gli elevatori delle imbarcazioni - aggiunge il titolare - Le casse normali alla spalla sono larghe 65 centimetri, queste in cartone arrivato a 73. Inoltre, hanno un limite di peso, perchè il defunto non può superare i cento chili».


Ma il vero problema rimane la pioggia. «Abbiamo predisposto dei drappi per ricoprire la bara nel corso del funerale di questa mattina per evitare, in caso di maltempo, che il materiale si bagni con le logiche conseguenze che si possono immaginare». La salma dell'anziana è partita questa mattina dalla camera mortuaria dell'Ospedale Civile diretta all'isola di San Michele, quindi la cerimonia e nei prossimi giorni la cremazione. «Già ad altri clienti avevamo proposto questa soluzione ma avevano preferito la scelta tradizionale. Quello di oggi è quindi il primo funerale ecologico anche se le normative ufficialmente non sono ancora entrate in vigore. Anticipiamo in un certo senso la scelta del Comune».


Al cartone della bara si aggiunge il rivestimento in cellulosa che comunque può far sembrare più realistico il contenitore: si va dalle sembianze della quercia al frassino, dal ciliegio al rovere fino al grezzo, cartone così com'è. Ma biodegradabile è anche l'urna per le ceneri. «Le abbiamo in derivati del mais - sottolinea Savoldello - e siamo già pronti anche per quando si potranno spargere le ceneri 700 metri al largo delle bocche di porto. Disponiamo di una imbarcazione d'altura che deve solo essere preparata per l'occasione coi drappi neri e gli spazi per la cerimonia. Abbiamo già ricevuto richieste da Stati Uniti, Russia e Giappone. Appena avremo le autorizzazioni partiremo per primi anche con questa operazione». Dopo il successo rappresentato dai matrimoni in città, che vedono ogni anno sposarsi in laguna decine di coppie straniere, ora è da capire se troverà spazio a Venezia anche il turismo funerario, ultimo viaggio per la propria vita terrena.

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