A Venezia calano gli abitanti ma gli eventi si moltiplicano

Quasi 2900 gli appuntamenti culturali lo scorso anno secondo il Rapporto della Fondazione Venezia Oltre 20 mila giornate, trainate dalla Biennale. E nel 2015, secondo le proiezioni, saranno 30 mila
Interpress/Mazzega Norsego Venezia, 03.12.2014.- Teatro Malibran, Università Cà Foscari, inaugurazione Anno Accademico 2014/2015.- Nella foto ill Rettore Michele Buglies
Interpress/Mazzega Norsego Venezia, 03.12.2014.- Teatro Malibran, Università Cà Foscari, inaugurazione Anno Accademico 2014/2015.- Nella foto ill Rettore Michele Buglies

Nonostante il calo costante dei residenti, il numero di eventi culturali ospitati a Venezia continua a lievitare. La contraddizione solo apparente è nel nuovo rapporto sulla produzione culturale in città, riferito al 2014, predisposto come ogni anno dalla Fondazione di Venezia (sulla base dei dati raccolti quotidianamente nel suo sito Agenda Venezia) e presentato ieri nella sede dell’istituzione. Quasi 2900 avvenimenti culturali ospitati in città - tra mostre, concerti, spettacoli, conferenze, rassegne cinematografiche - e oltre 20.200 giornate-evento, pari a una media di oltre 55 al giorno. Un dato destinato ad aumentare nel 2015 - l’anno della Biennale Arti Visive, la manifestazione veneziana a maggior traino di altri appuntamenti culturali - quando si dovrebbero toccare addirittura le 30 mila giornate-evento, secondo i dati provvisori raccolti dalla stessa Fondazione di Venezia. Per questo presentando il rapporto ieri il rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi ha potuto ripetere - dopo averlo scritto nell’introduzione - che a Venezia la vita culturale è attiva come non mai e la città non solo ospita ma «produce» cultura, ricordando anche le numerose iniziative del suo ateneo, anche grazie alla collaborazione e all’interconnessione tra le istituzioni, gli enti e le associazioni che operano in questo campo in città.

Il 70 per cento a Venezia. Venezia concentra il grosso degli eventi organizzati nel Comune di Venezia, circa il 70 per cento, contro il 30 per cento della terraferma. E sono conferenze e convegni con oltre il 40 per cento del totale a rappresentare il maggior numero di appuntamenti, seguiti dalla musica (19 per cento) e dalle rassegne cinematografiche (165 per cento). Ma sono in realtà le arti visive e quindi le mostre a farla da padrona con oltre l’80 per cento delle giornate-evento complessive. I mesi più ricchi di eventi, sono, nell’ordine, ottobre e giugno, mentre i più poveri sono gennaio seguito da febbraio.

Ca’ Foscari primeggia. Tra le fondazioni e le istituzioni per numero di eventi organizzati primeggia Ca’ Foscari, seguita da Iuav e Ateneo Veneto e dalla Fenice, ma per numero di giornate-evento sono i Musei Civici a guidare la classifica. Tra gli enti pubblici primeggia il Circuito Cinema. Per quanto riguarda invece l’universo delle associazioni, il dato più significativo per misurarne la vitalità è quello delle giornate-evento organizzate singolarmente, che mettono in evidenza realtà come Ikona Venezia, con la Sua Scuola Internazionale di Fotografia, l’Officina delle Zattere, l’Istituto Romeno di Cultura, l’Associazione Italo-Tedesca, l’Alliance Française o la Galleria A+A, il centro espositivo sloveno.

La Città Metropolitana. Il rapporto apre uno squarcio anche sulla nuova Città Metropolitana di Venezia in formazione, dove la cultura dovrà avere un ruolo di aggregazione importante. Con una prospettiva diversa e un pubblico probabilmente più giovane, perché già ora, secondo il Rapporto della Fondazione di Venezia, oltre il 50 per cento degli eventi organizzati nel 2014 in provincia di Venezia hanno riguardato, il Teatro, seguito dalla Musica, mentre le Arti Visive hanno una “fetta” minimale (meno del 3 per cento. I luoghi della cultura più frequentati sono nell’ordine la Villa Pisani di Stra, la Galleria “Ai Molini” di Portogruaro, il Teatro Comunale Luigi Russolo, nello stesso Comune, e la Villa dei Leoni di Mira. L’offerta si concentra a Chioggia, Mira-Mirano e Portogruaro, mentre considerando il numero degli eventi emergono anche Stra e Jesolo. Tra i suggerimenti avanzati, quello di destinare proprio alla cultura - nell’ottica della Città Metropolitana - i grandi palazzi e le ville da riutilizzare, piuttosto che alla ormai abituale destinazione alberghiera.

Enrico Tantucci

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