A tu per tu con uno squalo di 3 metri

JESOLO. Prima immersione nella vasca degli squali dello Zambesi alla shark Expo di piazza Brescia. Per la prima volta, l’esperto di squali Riccardo Sturla Avogadri si è immerso con una muta speciale in maglia d’acciaio, come quelle per le armature medioevali, e poi addirittura senza tuta protettiva per dare da mangiare ai due esemplari, un maschio e una femmina di Carcharinus Leucas.

Prima dell’immersione Sturla ha illustrato i vari esemplari di squalo, in tutto 40, mentre il biologo jesolano Andrea Tomei dava loro da mangiare del pesce selezionato gettato negli acquari. Direttamente dalle mani di Sturla, invece, i due squali, uno dei quali misura quasi 3 metri, hanno mangiato delle trote fresche e per un pelo non ha rischiato di farsi azzannare la mano davanti ai flash e alle telecamere di stampa e televisioni, riunite di fronte alla vasca di 15 metri per lo straordinario evento.

Il più grosso degli squali ha iniziato a girare attorno al sub come fa con le prede fino a quanto Sturla si è posto con le spalle al vetro per evitare che lo attaccasse e ha iniziato a dargli da mangiare. «Avevo più paura per la muta - commenta scherzando Avogadri, pilota di aereo per la Meridiana e grande esperto di squali - visto che costa circa 8 mila euro. In ogni caso mi sono immerso in tutti i mari e non ho paura di questi meravigliosi animali. L’ultima volta mi sono trovato di fronte ad uno squalo bianco di 5 metri ed è stata un’esperienza indimenticabile».

Gli organizzatori della mostra in piazza Brescia, i trevigiani Mauro e Monica, hanno intenzione di organizzare presto delle visite e immersioni anche per il pubblico con mute e protezioni speciali alla presenza di un esperto.