A tu per tu con i predoni, li fa arrestare
Si trova a tu per tu con i ladri e li fa arrestare: è stata una notte da incubo per una coppia residente in un appartamento al primo piano di un condominio di via Servi di Maria, al quartiere Bissuola di Mestre. Sono tre i ladri finiti in manette, due maggiorenni, di 18 e 19 anni, entrambi di nazionalità rumena, e un minorenne, 17 anni, di nazionalità albanese. Poco dopo le 22 marito e moglie erano tranquillamente seduti nel divano del soggiorno a guardare la televisione quando la donna ha sentito uno strano rumore metallico. «Hai sentito?», ha chiesto al marito, che però non ci aveva fatto caso. Poco dopo lo stesso rumore, e questa volta non è passato inosservato. «Temevo che qualcuno stesse rubando la bici che avevamo lasciato all’esterno, nel cortile condominiale tagliando il lucchetto», racconta la donna, «come era successo in un condominio vicino al nostro pochi giorni fa».
Così si è avvicinata alla finestra che guarda sul poggiolo della cucina, ha alzato la persiana, e si è trovata a tu per tu con il ladro, che era già riuscito ad arrampicarsi sul terrazzino della cucina, probabilmente aiutato da un complice. La donna ha visto il ladro e un altro ragazzo che era all’angolo del palazzo, probabilmente a fare da palo mentre non ha notato il terzo membro del gruppo, colui che con ogni probabilità ha fatto da “scalino” per aiutare il complice a salire. La signora si è messa ad urlare, terrorizzata - «ci stanno entrando in casa!» - mentre il marito è sceso al piano terra e si è affacciato dal portone, mentre i tre si erano già allontanati a gambe levate. Senza sapere però che un’altra persona, da un condominio che si affaccia sulla zona in cui è avvenuto il furto, li aveva visti scappare - e li aveva visti pure bene - mentre si allontanavano verso la vicina chiesa della Beata Vergine Addolorata e verso via Bissuola.
Dopo aver ricevuto l’allarme la sala operativa ha mandato nell’area di via Servi di Mira gli agenti delle volanti che hanno intercettato i tre ladri non troppo distante dal luogo della tentata incursione, in via Bissuola, dove avevano trovato rifugio in un bar sperando di farla franca. Stranamente non si erano divisi, e questo può voler dire due cose: che sono ladri inesperti - in effetti solo uno dei tre ha precedenti - o che avevano la certezza di trovarsi ormai in un luogo sicuro. Gli agenti della polizia invece li hanno raggiunti e scovati, e non c’è voluto molto per capire che erano proprio i tre descritti dall’uomo che, assistendo alla scena dalla finestra, li aveva visti scappare. Gli agenti li hanno perquisiti, trovando addosso a uno dei tre un paio di guanti in lattice, e alcuni fogli di nylon, di solito usati per evitare di lasciare impronte digitali.
Addosso non avevano invece altra refurtiva anche perché - vista l’ora in cui sono entrati in azione - il tentato colpo nell’appartamento di via Servi di Maria era probabilmente il primo della serata. I tre sono quindi stati arrestati, e ora si trovano ai domiciliari - i due maggiorenni a Mestre, il minorenne in centro storico - in attesa della convalida dell’arresto e del processo per direttissima che con ogni probabilità si terrà questa mattina. L’ arresto è stato possibile grazie alla prontezza di riflessi della donna e al rapido intervento della polizia, ma trovarsi faccia a faccia con il ladro, colpevole di avere violato lo spaccio domestico - se pur quello esterno del poggiolo - ha fortemente scosso la donna.
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