A Spinea bimbo si punge con una siringa: paura al Villaggio dei Fiori
SPINEA. Momenti di paura a Spinea due giorni fa per la famiglia di un bimbo, che si è punto con una siringa abbandonata nel parco vicino a casa sua, dove stava giocando. La situazione, dopo le prime visite, appare sotto controllo, ma il bambino ora dovrà, per i prossimi sei mesi, sottoporsi ad ulteriori esami.
La drammatica esperienza è capitata domenica pomeriggio al Villaggio dei Fiori, tra viale Viareggio e il piccolo parco di via Baseggio. Un bambino, che stava giocando a poca distanza dalla sua abitazione, è corso dalla mamma, che si trovava a pochi metri da lui, con una siringa in mano, dicendole di essersi punto pochi istanti prima.
La donna è riuscita a mantenere la calma e, dopo aver tolto la siringa dalle mani del piccolo si è immediatamente recata con lui al pronto soccorso, dove i medici l’hanno in parte tranquillizzata, spiegando come il virus dell’Hiv muoia subito a contatto con l’aria, ma per prassi va tenuto sotto controllo con monitoraggi.
Per il piccolo, quindi, si prospettano ora almeno sei mesi di esami del sangue per scongiurare le pur minime possibilità di contagio. I genitori sono poi tornati nell’area dove avevano buttato la siringa per consegnarla, come da loro richiesto, ai medici, ma non sono riusciti a ritrovarla.
Non essendo i medici in possesso della siringa, quindi, non è ancora possibile sapere se sia stata usata da un tossicodipendente o da un diabetico.
Nell’attesa degli esami, intanto, la famiglia ha già fatto denuncia ai carabinieri per raccontare l’accaduto e per chiedere maggiori controlli in una zona che negli ultimi mesi si è già dimostrata non proprio ben frequentata.
I residenti, hanno infatti già lamentato in passato la presenza di tossicodipendenti proprio nei dintorni di via Baseggio, del parco a lato del supermercato e dei portici, ma per ora non avevano ottenuto risposte dal Comune alle richieste di attenzione maggiore data la presenza costante di ragazzi in zona e la forte densità abitativa del Villaggio.
Come evidenziato anche da altri residenti del quartiere, però, la richiesta è anche quella, nel caso si trattasse solo di un abbandono da parte di un diabetico, di un sistema, per ora inesistente in tutto il comune, di smaltimento differenziato per siringhe e taglienti.
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