A San Donà security privata davanti alla pizzeria: «La gente ha paura»
SAN DONA'. Security privata in piazza IV Novembre. Da alcuni giorni è arrivato un “buttafuori” in servizio alla pizzeria “Tortuga”, storico locale di pizza al taglio affacciato su via Ancillotto, ma che di fatto rientra nell’area “calda” di piazza IV Novembre, proprio quella dove residenti e commercianti segnalano di continuo situazioni di profondo degrado e si sono registrati anche episodi di microcriminalità.
Dopo l’ennesima violenta rissa scoppiata all’altezza di vicolo Nuovo e altri tafferugli nei pressi dei negozi, tra liti e bottigliate, il titolare della pizza al taglio ha pensato di investire privatamente sulla sicurezza davanti al negozio e attorno a tutta l’area. «I clienti si lamentano», spiega il titolare del “Tortuga”, «Già dalle le 19 non hanno quasi più coraggio di aggirarsi da queste parti alla luce dei continui violenti litigi, dello spaccio e di altre situazioni di degrado. Ho dei posti di lavoro da tutelare, un’attività che ha ormai radici profonde in questa parte della città. Non posso rischiare di perdere il lavoro perché la gente ha paura di camminare qui a una certa ora». Così, a partire dalle 16, entra in azione l’addetto alla sicurezza, fino alla chiusura.
«Ho pensato di assumere il vigilante», aggiunge il titolare, «per la tranquillità di tutti e per allontanare i malintenzionati, oltre che proteggere noi e anche i nostri clienti o i cittadini che dovessero trovarsi da queste parti». Il nuovo vigilante privato ha già lasciato la sua impronta con una generale sensazione di sicurezza che è riuscito a infondere con la sua presenza e stazza.
Nonostante la situazione di generale degrado, gli esercenti in questo quartiere della città si sono sempre dati molto da fare per cercare di garantire un servizio e mantenere pulito e in ordine. Purtroppo risse e scontri violenti si sono verificati in svariate occasioni e continuano anche lo spaccio e il consumo di sostanze. Le opposizioni incalzano: «Bene ha fatto il commerciante ad assumere un addetto alla sicurezza di tasca propria per salvaguardare l'attività. Comprendiamo la decisione in virtù del clima in cui è maturata», dice l’ex vicesindaco Oliviero Leo, «Certo questo dimostra che ci sono delle lacune nell’azione di sorveglianza pubblica necessaria in questa zona della città. Il Comune deve darsi da fare per garantire il controllo, come noi abbiamo sempre sostenuto».
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