A San Donà il vicesindaco Quintavalle espulso dalla Lega per il caso Fogliani
Vicesindaco espulso dalla Lega: Augusto Quintavalle appena insediato a fianco del sindaco, Alberto Teso, è già senza partito. Un colpo di scena dopo la riunione della segreteria provinciale leghista retta dall’onorevole Sergio Vallotto.
Quintavalle era entrato in giunta al posto di Giuliano Fogliani in un acceso confronto interno al partito che è costato la testa del vice sindaco, più votato e da sempre nel mirino dei consiglieri poco convinti di lui.
Una richiesta esaudita dal primo cittadino dopo che Quintavalle, allora capogruppo, aveva chiesto la sostituzione motivandola con la sostanziale inadeguatezza di Fogliani a ricoprire un incarico così importante. E lo aveva fatto a nome del gruppo consiliare anche se non tutti erano convinti.
La segreteria provinciale
La segreteria provinciale e anche il commissario locale, Alberto Carli, avevano rinnovato la fiducia a Fogliani e confermato la stima incondizionata senza proferire altro. Ma in segreteria provinciale è arrivato il siluro a Quintavalle. Sono bastati pochi giorni per la decisione di espellerlo.
«Abbiamo deciso per l’espulsione», conferma Vallotto, «perché non c’è nulla di peggio del fuoco amico all’interno di un partito come la Lega.
Fogliani ha la nostra stima e quella del partito, in Consiglio comunale da anni, più votato di sempre. La Lega resta in maggioranza e sostiene il sindaco, Alberto Teso e per il momento non ci sono altri provvedimenti».
La lampada inquisitrice è puntata con la sua luce accecante anche su Alberto Schibuola, altro consigliere comunale storico, che sul caso Fogliani avrebbe seguito la posizione di Quintavalle e quindi favorevole alla defenestrazione. Il vice sindaco attuale resta in carica, ma espulso dal suo stesso partito in una sorta di contrappasso dantesco: «Non ho ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale», ha detto ieri mattina, fresco di presenza in veste ufficiale al consorzio di bonifica per un incontro pubblico, «e pertanto non ho nulla da commentare». Anche Fogliani, assorbito il colpo d’incontro, non si espone: «Voglio ringraziare il personale del Comune per il contributo che ha dato durante la mia azione amministrativa, per il resto non voglio dire nulla sull’ultima vicenda politica».
La solidarietà
Ha ricevuto tra l’altro via social solidarietà e stima dal segretario regionale, Alberto Stefani suo grande amico da diversi anni. La situazione è questa, anche se i colpi di scena non finiranno. Oggi la Lega è parzialmente rappresentata in giunta avendo espulso Quintavalle che è vice sindaco. Resta solo la “quota rosa” e frizzante Margherita Michelin.
Potrebbe pretendere pertanto la sostituzione di Quintavalle a favore di un altro suo esponente, come l’attuale consigliere Alessandro Meneguz, ingegnere, preparato e giovane. In tal caso in Consiglio entrerebbe il primo in lista, Luca Colla. Ed è già entrato in Consiglio, pronto per la surroga dopo l’uscita di Fogliani, Massimo Granzotto, direttore di banca e altra figura nuova ed emergente per la Lega che si sta ricostruendo e compattando.
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