«A Roma non avremo chioggiotti»
CHIOGGIA. «Anche questa volta a Roma non ci sarà nessun rappresentante chioggiotto».
Ne è certo il sindaco Giuseppe Casson che, malgrado le belle speranze dei molti chioggiotti che sono stati inseriti, in posti più o meno favoriti, nelle liste elettorali per le prossime consultazioni politiche, ritiene che non ci siano possibilità di elezione.
«Sono rammaricato perché abbiamo perso un altro treno importante», sostiene il sindaco, «per quanta stima possa avere dei candidati in corsa, verosimilmente nessuno di loro ce la farà e noi ancora una volta non avremo un nostro punto di riferimento in Parlamento. Qualcuno che, al di là dello schieramento di appartenenza, sappia far arrivare le istanze della città, sappia perorare le molte cause che abbiamo aperte».
La critica di Casson è a 360 gradi, non risparmia alcun partito, tutti ugualmente responsabili di non aver saputo o voluto puntare su nomi locali. «Realtà più piccole della nostra», continua il sindaco, «avranno il loro rappresentante. Non possiamo accontentarci dei paracadutati da Venezia, per quanto competenti possano essere c’è bisogno di chi il territorio lo conosce bene e ha a cuore le sue problematiche. Sembra quasi ci sia un tacito accordo tra tutti per continuare a penalizzare la nostra realtà. Questo significa che sulle grandi partite aperte, penso ad esempio alla Legge Speciale, continuerò a farmi carico di un pressing continuo con Roma per far arrivare anche la nostra voce».
Oltre ai candidati locali già annunciati nei giorni scorsi c’è un altro chioggiotto che si mette in gioco per tentare di arrivare in Parlamento: l’avvocato Giovanni Sambo, alla prima esperienza politica, nella lista “Fare per fermare il declino” fondata da Oscar Giannino.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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