A Pasqua Piazza San Marco va a mollo. Acqua alta a frequenza doppia

Da quando c’è il Mose sembra che tutto vada bene. Dall’inizio dell’anno il sistema a paratoie mobili è entrato in funzione già 13 volte, 83 dal 3 ottobre 2020. Le barriere tengono distante l’acqua alta e non c’è più quella percezione della marea che si può portare via qualsiasi cosa. Eppure, guardando i dati della piattaforma del Cnr posta appena all’inizio del mare aperto, il livello dell’acqua continua a salire con una frequenza sempre maggiore.
I dati
Nei primi tre mesi del 2019 abbiamo avuto 26 fenomeni di acqua alta maggiore di 80 centimetri, numero che viene più che raddoppiato nel 2024 con 57 episodi di marea nello stesso periodo di tempo. «I dati dimostrano quello che da tempo stiamo dicendo», spiega Alvise Papa del centro Maree, «ovvero che l’aumento del livello medio del mare fa sì che a ogni sigizia, cioè quando siamo in regime di luna piena o nuova, il livello della marea è già di natura così alto da allagare la piazza o i punti più bassi della città».
Questo primo trimestre, a differenza dell’anno scorso, è parecchio piovoso, come dimostrano questi giorni di Pasqua, molto bagnati e freddi. «Non abbiamo avuto la persistenza dell’anticiclone che generalmente si posiziona tra gennaio e febbraio, ma invece abbiamo avuto dei treni di perturbazioni che hanno interessato soprattutto l’Altro Adriatico».
La pioggia
Nei prossimi giorni la marea dovrebbe essere più bassa anche se «il fenomeno della sessa innescato dai violentissimi eventi meteorologici dei giorni scorsi potrebbero ancora interessare la città. È nella piazza che si percepisce ancora che l’acqua tende inesorabilmente a ricoprire la città: con 75 centimetri si hanno le prime pozzanghere, con 85 gli allagamenti, con 95 e oltre la piazza è allagata. Sabato alle 13,40 sono previsti 95 centimetri, il 31 a mezzanotte la Piazza sarà allagata con 105 centimetri, mentre soltanto i nottambuli incapperanno nei 95 centimetri delle due della notte tra Pasqua e Pasquetta.
I prossimi giorni saranno comunque piovosi, ventosi e cosparsi di nuvole con insistenti perturbazioni. Una Pasqua che non ha l’aria della primavera, ma più degli strascichi dell’autunno. «Dovremmo avere pazienza ancora un pochino», conclude Papa, «I lavori di isolamento chiamati anche impermeabilizzazione sono a uno stato molto avanzato».
«A breve posizioneranno le prime saracinesche e quindi entro fine anno l’acqua alta in piazza San Marco potrebbe essere un ricordo».
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