A Murano i lampadari di Sant’Angostino danneggiati dal terremoto
VENEZIA. L’iniziativa si intitola «Una luce per l’Emilia Romagna» e prevede il recupero e il restauro dei preziosi lampadari in vetro di Murano che trovavano posto nel Municipio del Comune di Sant’Agostino, devastato dalle scosse del terremoto dell’anno scorso. Chi non ricorda le immagini che tutte le televisioni del mondo hanno mandato in onda: l’edificio del Comune divelto, spaccato in due, e i fragili lampadari in vetro ancora miracolosamente salvi. Ammalorati sì, ma salvi.
Tra questi ricordiamo il poderoso lampadario di 400 kg in cristallo, ambra e oro, alto quasi 5 metri per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri. Si tratta del lampadario che fu portato da Italo Balbo negli anni ‘20 (assieme ad altri quattro lampadari più piccoli), dalla sala degli stemmi del castello Estense di Ferrara a Sant’Agostino, e che era collocato fino allo scorso maggio, nella sala del consiglio del Comune, un palazzo del 1875, in quello che allora era il salone delle feste.
E così il Consorzio Promovetro Murano, unico gestore del Marchio Vetro Artistico® Murano, si è subito attivato, su invito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tramite la Soprintendenza per i beni artistici, storici ed etnoantropologici di Ferrara, per aiutare la popolazione dell’Emilia con un gesto simbolico: recuperare gratuitamente i 4 bellissimi lampadari che erano conservati nel Municipio, mettendo a disposizione le professionalità e le maestranze delle aziende dell’isola del vetro.
Il trasporto. I lampadari, prima ricoverati nel Palazzo Ducale di Sassuolo, sono stati appena trasferiti al Comando dei Vigili del Fuoco di Ferrara. Martedì 4 giugno una squadra di pompieri trasporterà fino al Tronchetto, lo scalo veneziano, i lampadari già catalogati e imballati, dopo le delicate operazioni di salvataggio messe in atto dopo le scosse da un team di tecnici ed esperti vetrai, assieme ai Vigili del Fuoco di Ferrara. Sempre in giornata i lampadari saranno trasportati via acqua, a bordo di un’imbarcazione, nell’isola di Murano e custoditi all’interno di una fornace che si è resa disponibile a conservarli.
Il progetto. L’obiettivo dell’operazione messa in atto dal Consorzio è quella di recuperare le preziose opere storiche, al fine di riportarle all’originario e antico splendore. Il progetto prevede l’importante restauro e recupero dei 4 lampadari - 3 di piccole dimensioni e 1 di grande dimensioni - rimasti seriamente danneggiati dal sisma dello scorso maggio, da parte delle aziende del Consorzio specializzate in illuminazione e specchi, nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti e la presentazione e valorizzazione al grande pubblico degli stessi, una volta riparati, a Venezia, ossia dove erano originariamente nati.
I tempi. Nelle prossime settimane un pool di aziende estremamente specializzate nel settore dell’illuminazione e degli specchi, coordinate dal Consorzio Promovetro, studieranno (insieme alle Soprintendenze per i beni artistici, storici ed etnoantropologici di Ferrara) le modalità di intervento per il recupero di ogni singolo pezzo e le eventuali sostituzioni delle parti danneggiate. Le operazioni prevedono prima l’analisi dello stato di conservazione degli elementi in vetro, l’analisi della strutture in ferro e in legno interne del lampadario, lo smontaggio degli elementi in vetro dalla struttura e il loro lavaggio, la realizzazione fedele in fornace degli elementi in vetro mancanti, la messa a norma dell’impianto elettrico e il montaggio finale dei lampadari. Si prevede che tutte le operazioni si concluderanno all’inizio del 2014.
«Le aziende di Murano, nonostante il periodo difficile, hanno deciso di mettersi in prima linea per aiutare gli amici dell’Emilia Romagna - commenta il presidente del Consorzio, Luciano Gambaro - mettendo a disposizione le nostre professionalità vogliamo contribuire a recuperare uno stato di “normalità” a questa gente duramente colpita dal terremoto, attraverso il ripristino di un arredo storico, amato e conosciuto dalla popolazione. Questi lampadari hanno infatti assunto un valore simbolico ed affettivo per l’Emilia Romagna. Vogliamo assicurare, pertanto, che questi 4 lampadari sono in ottime mani: i nostri maestri e artisti del vetro sapranno far tornare al loro originale splendore questi capolavori della luce che sono nati a Murano. Il Consorzio Promovetro Murano e il marchio Vetro Artistico® Murano con questa operazione di solidarietà riaffermano una storia e una cultura che hanno oltre mille anni e che si fanno ambasciatrici nel mondo di un patrimonio artistico inestimabile». «Ad un anno di distanza dal sisma molte cose sono già state fatte ma molte sono ancora da fare ed il Consorzio Promovetro con questa operazione ha voluto dare un segnale di speranza e di ritorno alla normalità».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia