A Mirano scritte contro le Poste, sportello bloccato
MIRANO. «Ieri deportavano gli ebrei, oggi i “clandestini”. Poste Italiane complice di un genocidio». Scritte a Mirano contro l’ufficio postale in centro: imbrattata con vernice rossa la vetrata che dà su piazzale Garibaldi, rovinata anche quella laterale e oscurato lo sportello Postamat. Colpo non a caso: la notte del 27 gennaio, Giornata della memoria in cui si ricordano le vittime della Shoah. I vandali se la prendono con l’azienda postale, accusata di responsabilità nel dramma, storico ed attuale, degli immigrati. A fianco della scritta principale, altri messaggi: «A fuoco tutti i lager, fuoco ai Cie», cioè i Centri di identificazione ed espulsione. «Fuoco a tutte le galere».
Poi, giusto per non lasciare nulla al caso, l’oscuramento, con la stessa vernice rossa, del Postamat. Ieri quindi i disagi non sono mancati: con lo sportello automatico fuori uso, molti si sono dovuti mettere in fila all’ufficio postale, già intasato per le scadenze tributarie di fine mese. Poste Italiane ha già sporto denuncia ai carabinieri: per ora nessuna rivendicazione, si indaga nel variegato mondo dell’antagonismo, ma potrebbe anche trattarsi dell’opera di balordi slegati da qualsiasi gruppo. I responsabili del blitz potrebbero essere stati filmati dalle telecamere a circuito chiuso all’esterno dell’ufficio postale e dai sistemi che inquadrano la nicchia del Postamat, anche se è probabile che abbiano agito a volto coperto per rendersi irriconoscibili. Poste Italiane conferma danni soprattutto allo sportello automatico, che dovrà essere in parte sostituito. Per le vetrate sarà invece sufficiente un’opera di pulizia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia