A Mirano la “Casa dell’energia” per un futuro senza gas serra
MIRANO. Altri sette mesi per vedere terminata la Casa dell’energia di Mirano. Questi i tempi stimati ieri dal docente di Fisica dell’istituto Levi-Ponti di Mirano ed ex assessore all’Ambiente della Provincia Ezio Da Villa nella giornata dal titolo “L’energia della scuola. Una risorsa da scoprire”.
Sin dalle prime ore del mattino, all’interno della cittadella scolastica i visitatori hanno potuto conoscere i numerosi progetti svolti durante l’anno scolastico. Il tema dell’energia sostenibile è stato centrale: dal progetto “Energy for Africa”, basato su una collaborazione tra l’istituto e l’Università di Labe in Guinea Conakry, alla Casa dell’energia, con una visita guidata al cantiere, che ha sì qualche mese di ritardo rispetto ai programmi iniziali ma il lavoro da fare non è poco. Si tratta del modello di eccellenza scelto dalla Provincia di Venezia, ora Città Metropolitana, per divulgare i temi del risparmio e dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili nell’ambito delle politiche europee per il contenimento dei gas serra a causa dei cambiamenti climatici.
Ca’ Corner aveva adottato il progetto, mettendo a disposizione l’area all’interno del “campus” di via Matteotti a Mirano, coinvolgendo il Comune per le pratiche edilizie. Alle imprese il compito di installare nell’edificio i loro prodotti più innovativi; la ricerca, in particolare, riguarda società specializzate in bioedilizia, fabbriche di materiali isolanti per coibentazione, imprese che trattano tegole e pannelli fotovoltaici, inverter, pannelli solari termici, motori a basso consumo, apparecchiature per la domotica, caldaie a condensazione e riscaldamento a pannelli radianti.
Accompagnati dal progettista Igor Panciera, dallo stesso Da Villa e da alcuni studenti di quarta e di quinta del Levi, i partecipanti, tra cui la sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello, hanno potuto conoscere da vicino la Casa dell’energia che vuole essere un’esposizione permanente, un luogo di studio non solo per i ragazzi della stessa scuola ma anche per i neolaureati, professionisti, aziende. Alcune di queste hanno contribuito in modo fattivo per dare in modo gratuito il materiale, come la bergamasca Ytong, la fiorentina Lape, la San Marco Terreal, con stabilimento a Noale.
«Pensiamo di finire per fine 2016», spiega Da Villa e motore del progetto della Casa dell’energia, «e sarà uno spazio aperto a tutti, anche ai cittadini, dove troveranno posto le energie rinnovabili. Sarà un laboratorio continuo. Avremo a disposizione un gioiello unico non solo nella nostra regione». Nel corso della mattinata, alla cittadella scolastica si è potuta provare anche l’auto elettrica ed erano presenti gli stand di scuole gemellate con l’istituto.
Alessandro Ragazzo
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