A Mestre l'assessore Giorgio D'Este: «Al lavoro per garantire la sicurezza degli autisti»
MESTRE. Solidarietà all’autista di autobus, preso a pugni sabato sera all’interscambio di piazzale Cialdini. Al 56enne, con una prognosi di tre giorni, è stata prescritta una visita specialistica dall’oculista per la lesione all’occhio. Due dei tre aggressori, ragazzi italiani, sono stati denunciati dalla polizia. I tre erano saliti sul bus fermo nel piazzale, mettendosi alla guida e all’autista che cercava di fermarli hanno risposto con insulti e pugni. L’autista ora è scosso per l’accaduto mentre in città si torna a discutere delle violenze, in aumento, ai dipendenti dell’azienda di trasporto.
Sindacati. «Siamo ad una trentina di casi, oramai, nel trasporto su gomma e tantissimi sono i casi tra il personale delle ferrovie», segnala Alfredo Pipino dell’Unione territoriale Ugl. «Servono telecamere; cabine blindate sui mezzi e un patentino di polizia amministrativa al personale». «Un disincentivo vero sarebbe vedere Avm e Comune di Venezia costituirsi parte civile nei procedimenti penali. Altrimenti pensano sempre di farla franca con poco», dice Valter Novembrini (Filt Cgil). Dalla Rsu di Actv chiedono maggiore sicurezza, con la certezza di una veloce allerta delle forze dell’ordine, oberate dal lavoro.
Comune e Actv. Comune e azienda di trasporto nell’ultimo confronto con i sindacati hanno predisposto vari interventi: un aumento del numero delle telecamere sugli autobus; microtelecamere addosso agli autisti; un collegamento diretto con la centrale operativa; la possibilità di portare dello spray al peperoncino alla cintura (previo corso di formazione); l’installazione di postazioni di guida più protette e una campagna di sensibilizzazione. «Siamo al fianco di questo lavoratore, la solidarietà è massima da parte dell’azienda», spiega il direttore generale di Avm, Giovanni Seno.
«Voglio esprimere tutta la vicinanza dell’amministrazione al lavoratore rimasto ferito» continua l’assessore alla sicurezza Giorgio D’Este «Ricordo che tutti i dispositivi di potenziamento della sicurezza dei lavoratori di Actv sono in via di attivazione, con i tempi di una azienda pubblica. Doverose contromisure per disincentivare comportamenti errati, compreso il fondo di tutela legale e assicurativa siglato con un istituto importante. Lavoratori, cittadini, sindacati stiano certi: non sottovalutiamo nulla».
Polemica politica. «Solidali con l’autista, oggetto di una vera e propria aggressione, chiediamo un fermo intervento e una serie di fattive azioni che facciano cessare questa piaga e che permettano di svolgere in sicurezza un compito particolarmente delicato», dicono la consigliera comunale del Pd Monica Sambo, il segretario comunale Giorgio Dodi e il responsabile trasporti Maurizio Mandricardo. «La mancata o inadeguata azione di contrasto da parte dell'Actv e delle istituzioni crea una situazione di gravissima insicurezza dei cittadini che utilizzano il servizio», è la denuncia del partito di opposizione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia