A Mestre alla Bissuola, tutti in marcia per difendere il parco

Il Comitato: «Vogliamo che l’area sia rivitalizzata attraverso le sue strutture». Il presidente della Municipalità: servono i vigili a cavallo e in mountain bike
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Palazzo, Mestre / Mercato dei portici di via palazzo
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Palazzo, Mestre / Mercato dei portici di via palazzo

MESTRE. «Dopo quattro mesi nulla è cambiato, tante parole ma i fatti vanno dalla parte opposta». Nuova marcia, ieri pomeriggio, del Comitato spontaneo dei cittadini del Parco Albanese-Bissuola, che chiede al sindaco fatti concreti che – sostengono – non vedono. Sanno cosa vogliono: che venga riaperta l’anagrafe al Centro civico, che l’associazione Arcobaleno rimanga dove si trova, che riapra il bar Baratto.

Che il parco, insomma, torni a essere vivo. «Invece», spiegano, «a quattro mesi da quando abbiamo alzato la voce, nulla: non un consiglio comunale, una commissione, un incontro pubblico. Alle proteste il Comune risponde dicendo che vuole spostare l’anagrafe in via Torre Belfredo. Abbiamo persino saputo che da luglio chiuderà la biblioteca del Parco tutte le mattine perché un dipendente va in pensione. Da una parte dicono di volerla potenziare, ma accade l’inverso». «Vogliamo che il Parco venga rivitalizzato attraverso le sue strutture», spiega la portavoce, «Centrale è il Centro civico con il Teatro, l’anagrafe, la sezione dei vigili e il Servizio infanzia adolescenza che servirebbe per contrastare lo spaccio, oggi più che mai».

Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Palazzo, Mestre / Mercato dei portici di via palazzo
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Palazzo, Mestre / Mercato dei portici di via palazzo


In marcia per il Parco anche il Nordic Walking di Mestre con la sua maglietta rosa: «Noi i parchi li viviamo, li vogliamo vissuti e sgomberi dagli spacciatori». A dare man forte al comitato, il presidente della Municipalità di Mestre, Vincenzo Conte: «Servono i vigili a cavallo e in mountain bike, non in auto. Sono necessarie iniziative e bisogna ridare alla Municipalità, front office dei cittadini, la possibilità di assecondare le associazioni».

Tra i presenti l’ambientalista Michele Boato, il Coordinamento studenti medi e L.o.c.o, ma anche il presidente di Chirignago Zelarino, Gianluca Trabucco: «Sono qui per dare sostegno ai cittadini: tutto il territorio si trova nella stessa situazione della Bissuola e dei residenti che lo vogliono vivere». Fabrizio Coniglio, presidente del coordinamento nazionale “No degrado e malamovida”, ha portato la solidarietà alle forze dell’ordine.

A rappresentare l’amministrazione, l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este: «L’attività contro lo spaccio è intensa. Non basta mai e cercheremo di impegnarci ancora di più», spiega, «Non basta la prevenzione, servono attività, ma tante cose sono state già state fatte: l’invito ai cittadini è quello di essere presenti, di partecipare, non ci si può solo lamentare, il fenomeno dello spaccio è radicato da moltissimi anni e necessita di tempo per essere risolto. Crediamo molto nell’investimento di riapertura del Teatro al parco e abbiamo in programma di istituire un servizio mirato nei parchi e nelle spiagge con agenti in bici». Dopo la marcia, l’esibizione della Banda di Mestre.

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