A Marina a Punta Passo permesso di costruire dopo le demolizioni
MESTRE. Marina a Punta Passo, arriva il primo permesso a costruire in attesa che il lungo iter autorizzativo faccia il suo corso. Dopo aver visto la demolizione di un capannone e di un pontile di 120 metri nell’area dei cantieri Marchi, ora arriva il permesso del Comune di Venezia per costruire un pontile temporaneo, in via Passo 124, alla società Darsena di Campalto snc, società dei cantieri navali Marchi che intende realizzare, con l’assenso dell’amministrazione comunale veneziana, il progetto curato dallo studio Blu Architettura degli architetti Piero Vincenti, Enrico Friselle e Fabio Marini per una nuova darsena, con spazi pubblici in gronda lagunare.
Capannone e vecchio pontile, in area demaniale, sono stati demoliti dopo un contenzioso che va avanti da decenni per l’uso degli spazi. In cambio, i cantieri navali ottengono di poter realizzare un pontile galleggiante in legno, di servizio alla loro attività, che ha ottenuto anche il via libera della Soprintendenza. «Ci sono pareri positivi anche per la Vinca e per il rispetto dei piani paesaggistici», dice l’architetto Piero Vincenti.
Intanto il 30 gennaio c’è stata la prima seduta della Conferenza di servizi sul progetto della nuova “Marina”. La seconda conferenza è prevista entro l’estate e Comune e privati stanno discutendo delle questioni urbanistiche, prima di quelle edilizie, anche perché il progetto deve passare al vaglio della Via (valutazione di impatto ambientale) in Città metropolitana. L’idea di fondo del progetto Marchi riqualifica l’area garantendo il ritorno all’uso pubblico dell’affaccio lagunare di entrambe le rive di Punta Passo, con la possibilità di accedere a tutto il bordo del porto canale, che verrà pavimentato, reso attraente per le attività di nautica naturale (con un pontile galleggiante) e per le attività ricreative, con un edificio lungo e stretto e la possibilità di ospitare attività di ristorazione e altro. Previsto nel progetto anche un ponte ciclopedonale per percorsi in gronda lagunare, il “tesoro” ambientale di Campalto.
Il ponte collegherà le due rive e nel progetto c’è anche una torre belvedere per ammirare le barene. Saranno riqualificati i capannoni dei cantieri Marchi con una nuova darsena e un parcheggio dietro la trattoria “Al Passo”. Il progetto dovrebbe vedere una compartecipazione tra pubblico e privato, con una spesa a carico dei privati stimata in passato in 2 milioni e 300 mila euro e opere pubbliche per un altro milione e 700 mila euro.
Il primo passo era stata un anno fa la richiesta di concessione al Provveditorato Interregionale che ha avviato la procedura per concedere aree demaniali. Ora si è alla fase, dal percorso comunque lungo, di autorizzazione da parte di Comune e Città Metropolitana, che deve valutare il progetto e autorizzarlo. I cantieri Marchi, più di una volta avevano minacciato di abbandonare la zona di Campalto. Oggi a decenni di distanza, si punta a far coabitare su questo affaccio alla laguna gli interessi di una azienda, che opera nel settore nautico, con quelli della cittadinanza che vuole vivere la “sua” barena.
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