A Marcon è il primo giorno del registro per le coppie di fatto
MARCON. Attivo da ieri il registro delle coppie di fatto. A partire da primo giugno è diventata finalmente ufficiale oltre che concreta per i residenti, la possibilità di iscrizione nel sul registro amministrativo delle unioni civili, approvato qualche settimana fa in consiglio comunale. Dopo l’ok del consesso, infatti, ci sono voluti i tempi tecnici e la pubblicazione del nuovo regolamento, adesso che la parte burocratica è terminata, il registro è diventato, di fatto, operativo.
Dunque? A partire da ieri, possono richiedere di essere iscritte nel Registro delle unioni civili due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel Comune: questa è la discriminante, l’importante è che dimostrino di vivere assieme, sotto lo stesso tetto, nel territorio marconese. In sostanza due persone che abitano assieme per motivi affettivi, qualora desiderino che la loro convivenza sia riconosciuta a tutti gli effetti, si recheranno all’anagrafe e presenteranno richiesta, l’ufficio farà le verifiche, li iscriverà al registro e rilascerà l’attestato. L’anagrafe lavorerà per fornire il servizio, visto che si tratta di una possibilità in più e per il personale, anche di un considerevole carico di lavoro. «Siamo soddisfatti», spiega il sindaco, Andrea Follini, «in tanti in questi giorni ci hanno chiesto informazioni, adesso si parte per davvero».
Un territorio giovane, quello di Marcon, dove ci sono tantissimi nuclei famigliari che si sono trasferiti dal Comune di Venezia, sia per motivi legati al lavoro, ma anche per questioni che dipendono dal costo delle abitazioni: per la maggior parte comperare casa a Mestre, che risente dell’influenza di Venezia, è molto difficile, specialmente chi cerca abitazione nuova, con giardino, chi non si accontenta di un mini perché ha in programma di avere figli. Stando ai dati dell’anagrafe, nel territorio comunale ci sono oltre 650 coppie di fatto, molte delle quali formate da ragazzi e ragazze. Mediante questo registro le unioni civili vengono parificate, negli ambiti di competenza del Comune, alle unioni matrimoniali sia nell’esercizio dei diritti sia nell’adempimento dei doveri. Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono: casa, ambito socio-sanitario ed educativo, ma anche politiche giovanili, genitori ed anziani, sport e tempo libero, formazione e scuola, diritti e partecipazione, trasporti.
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