«A Jesolo la malamovida si è ridotta grazie alle ordinanze anti alcol»

Stop ai weekend di restrizioni, il bilancio del sindaco sull’estate movimentata. «Siamo soddisfatti per gli effetti che hanno sortito, soprattutto nelle aree calde»

Giovanni Cagnassi

JESOLO. Ultimo fine settimana con le ordinanze per la sicurezza ancora in vigore. Sul fronte sicurezza le cose sono andate estremamente bene nel weekend che era pieno di turisti, ma con meno pendolari. Niente violazioni o sanzioni ai danni di balordi e spacciatori che hanno iniziato a ritirarsi dalla scena jesolana.

«Quello che ci lasciamo alle spalle», ha commentato il sindaco, Christofer De Zotti, «è l’ultimo weekend in cui erano in vigore le tre ordinanze “anti-alcol” o contro la cosiddetta “mala-movida. L’amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per gli effetti che hanno sortito, avendo ridotto sensibilmente gli episodi che prima si registravano con una certa frequenza, soprattutto in alcune zone della città».

Il dibattito sulla sicurezza si chiude però tra le polemiche soprattutto per le iniziative che sono state prese in netto ritardo anche quest’anno. L’idea è che anche in questa stagione estiva le misure siano state adottate in ritardo e che, infatti, all’inizio della stagione, si siano verificati i soliti tafferugli e disordini che si potevano evitare con maggiore lungimiranza.

Il sindaco di Jesolo è stato costretto ad adottare in fretta e furia le ordinanze sull’alcol, gli accessi al mare chiusi, i chioschi e minimarket con orari limitati. E poi si è acceso anche il dibattito sulla necessità di avere più forze di polizia schierate con rinforzi giunti in ritardo.

In piazza Mazzini, ha protestato a gran voce l’ex consigliere comunale della lega, e albergatore, Venerino Santin, il quale ha segnalato più volte una situazione insostenibile a causa della trascuratezza sull’ordine pubblico che ha radici negli anni, addirittura nei decenni. La risposta del sindaco appena insediato De Zotti è stata chiara e sempre in accordo con Prefetto e Questore, con i quali ha concordato le ordinanze e i rinforzi nel fine settimana e poi nel mese di agosto.

Non tutti sono d’accordo sui risultati ottenuti e sono in molti a ritenere che la delinquenza si sia solo spostata da una piazza all’altra, da una fascia oraria all’altra. Gianfranco Ambrosin di Articolo 1-Leu ritiene che comunque questi interventi siano stati una sconfitta: «Non possiamo vedere ogni estate una piazza presidiata da polizia e carabinieri. Siamo una città balneare e non dobbiamo arrivare al punto di vedere camionette dei militari dell’Arma per garantire la sicurezza».

Chiude: «Qualcuno ha sbagliato in tutti questi anni e dovevamo agire di più sotto il profilo sociale e culturale, prevenire determinate situazione che sono esplose. Adesso abbiamo un anno per decidere e capire cosa fare per risolvere l’annosa questione della sicurezza in piazza Mazzini e in tutta la località balneare senza dover riempire le piazze di agenti e militari.

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