A Jesolo è scontro sulla gestione degli arenili. «Ferderconsorzi vuole anche la spiaggia libera»

JESOLO. Gestione della spiaggia, Federconsorzi chiede le aree libere gratuite fronte mare sotto la custodia degli stabilimenti balneari e gli attivisti M5s in JesoloInMovimento accusano l’ente di voler fagocitare l’intero arenile, zone libere comprese.
«La spiaggia di Jesolo risulta sempre più ambita e oggetto di investimenti privati ovviamente al fine di trarre profitti», attaccano gli attivisti, «quindi non solo meta di costruttori con una miriade di palazzoni, ma anche consistenti ampliamenti degli alberghi che godono del piano casa e bonus. La spiaggia è sempre quella e viene da chiedersi sia sufficiente a contenere tutti. Federconsorzi ha presentato una proposta per la gestione dove, causa covid-19, par di capire chieda la gestione di tutto l’arenile, zone libere comprese, a esclusione delle estremità".
"Il demanio marittimo, gestito dal Comune, è oggetto di diversi ampliamenti delle concessioni, ma anche a subentri nella gestione di porzioni di arenile dove non si capisce bene quale sia l’interesse pubblico", spiegano coloro che hanno a cuore anche il concetto di "cosa pubblica" almeno su un bene demaniale.
"Per i chioschi, le prime concessioni demaniali venivano rilasciate gratuitamente ad personam, il destinatario aveva l’obbligo alla fine della stagione di smontare il chiosco e liberare la spiaggia. Quando un titolare decideva di non continuare l’attività depositava la licenza in Comune che provvedeva ad assegnarla a seconda di una certa graduatoria".
"Ma con il passare del tempo i gestori hanno ottenuto non solo di installare strutture prefabbricate, ma di lasciarle fisse e da semplici chioschi sono passati anche dai cibi. Pare che queste attività siano diventate molto remunerative e oggetto di “subingressi” onerosi. Il Comune nei primi giorni di aprile ha rilasciato alcune licenze suppletive di subingresso a favore di nuovi gestori e questa pare ormai prassi consolidata».
Federconsorzi ha formulato la sua proposta. «Forti dell’esperienza 2020», spiega il presidente Renato Martin, «consapevoli che siamo in una situazione di emergenza, seguiamo con la massima attenzione le disposizioni per prevenire situazioni di contagio. E abbiamo l’obbligo di lavorare a stretto contatto con le autorità competenti, presentando proposte concrete, al fine di poter garantire una ripresa delle attività economiche». —
Giovanni Cagnassi
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