A Jesolo digitale terrestre a singhiozzo, chiesto un intervento al garante

JESOLO. Problemi di segnale per il digitale terrestre, proteste in tutto il Veneto orientale. A Jesolo, ma anche San Donà e Portogruaro, il problema di ricezione dei televisori è sempre lo stesso. Canali che “ballano” o non si vedono proprio. Ora i consiglieri comunali della lista civica Jesolo Bene Comune hanno scritto all’Autorità garante delle Comunicazioni per chiedere un intervento sull’annosa questione del digitale terrestre al lido di Jesolo e in Paese, ovvero il territorio in cui il segnale è più debole causa la rifrazione della laguna e le condizioni meteo climatiche, la forte umidità ad esempio.
Tutti aspetti che contribuiscono a peggiorare la ricezione del segnale a tutte le ore del giorno e della notte. L’Autorità garante ha già recepito la segnalazione e ha invitato a segnalare il disagio anche alle varie emittenti.
Molti alberghi hanno acquistato direttamente l’antenna parabolica con importanti investimenti per superare l’ostacolo, ma le famiglie sono costrette a convivere con questo disservizio dopo che hanno acquistato a suo tempo Tv nuovi o decoder.
«Abbiamo ritenuto utile coinvolgere l’Autorità», spiegano Pavanetto e De Zotti, «ovvero l’organo che deve garantire i diritti degli utenti del mercato radiotelevisivo, informandola della situazione ormai molto grave riguardo la ricezione dei programmi televisivi a Jesolo. Residenti e attività come alberghi, soprattutto nei mesi estivi, si trovano a vedere solo pochi canali privati e, in alcuni momenti, anche il servizio pubblico diventa irricevibile. Si tratta di un disagio e anche un danno economico, visto che molti hanno iniziato a dotarsi di parabole e sistemi di ricezione satellitare con spese anche di migliaia di euro. Siamo di fronte alla lesione di un diritto. L’Autorità ci ha prontamente risposto», aggiungono, «invitandoci a inviare una segnalazione alle varie emittenti mettendo a conoscenza l’Autorità stessa. Lo faremo quanto prima, sperando di smuovere le acque per arrivare a una soluzione del problema, magari con la realizzazione di investimenti in nuovi ripetitori, più vicini al litorale, per garantire il segnale a 26.000 abitanti e 5 milioni di presenze turistiche».
Massimiliano Finotto, titolare della storica “Finotto Sat” a San Donà, non ha dubbi sull’unica possibile soluzione che può essere adottata in tempi brevi, ovvero un ripetitore sul litorale per tutto il Veneto orientale. «In attesa che sia potenziato il segnale con il nuovo digitale terrestre», spiega, «non prima di un paio d’anni però, possiamo solo esercitare una pressione perché sia installato un nuovo ripetitore anche in questo territorio. Quelli di riferimento per il Veneto orientale, tra San Donà, Portogruaro e Jesolo, sono sul monte Venda a Padova e a Piancavallo verso il territorio friulano. Troppo lontani per garantire una buona ricezione del segnale». —
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