A fuoco magazzino di mobili, paura a Isiata di San Donà

Colonna di fumo visibile da lontano: il titolare avverte i vigili del fuoco. Una notte di lavoro per spegnere le fiamme. Il sindaco: "Esclusa la presenza di diossina nell'aria"

SAN DONÀ. L’incendio di un magazzino di mobili ha allarmato la frazione di Isiata. Intorno alle 19.30 Ennio Secco, ex mobiliere e titolare del capannone che si trova in via Tabina, dietro la chiesa, ha visto le fiamme salire al cielo e ha lanciato l’allarme. I vigili del fuoco sono interventi in pochi minuti e hanno circoscritto l’area dell’intervento chiedendo alle persone che abitano in zona di allontanarsi, in maniera precauzionale, dalle loro abitazioni.

Il fumo dell’incendio era visibile da lontano, visto che il magazzino ha una superficie notevole, circa 500 metri quadrati. Le fiamme hanno attaccato in breve i mobili del magazzino e l’impianto fotovoltaico che si trova sul tetto.

Dopo una notte di lavoro, in mattinata i vigili del fuoco erano ancora al lavoro per spegnere completamente le fiamme. Per quanto riguarda la causa dell’incendio, non si esclude alcuna pista, nemmeno quella del dolo.

Il sindaco: "Nessuna traccia di diossina". «I campionamenti effettuati da Arpav immediatamente dopo lo scoppio dell'incendio in via Tabina non hanno rilevato la dispersione di sostanze pericolose per la salute in percentuali allarmanti - rassicura il sindaco di San Donà di Piave Andrea Cereser – Secondo Arpav i valori rilevati sono paragonabili a quelli delle zone di traffico urbano». «Arpav ha effettuato due coppie di campionamenti, alle 21,30 e all'1 di notte, sia in prossimità del capannone andato a fuoco – aggiunge Cereser - sia vicino alle case di Fiorentina, le prime interessate alla ricaduta dei fumi, sia pur marginalmente in quanto il vento era, per fortuna, molto debole»

«Le analisi eseguite a Padova, nel Laboratorio Aria dell'Arpav, hanno escluso la presenza di tracce di diossina – prosegue il sindaco - mentre le concentrazioni di benzene e stirene, elevate sul luogo dell'incendio, si riducono a valori accettabili in prossimità delle abitazioni». «Ancora questa mattina l'incendio non era stato spento del tutto e rimanevano dei piccoli focolari – conclude Cereser - Alla fine delle operazioni di spegnimento sarà necessario procedere alla messa in sicurezza dei luoghi interessati e alla caratterizzazione dei rifiuti per il corretto smaltimento».

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