A Cipriani l’ex scuola di Torcello
TORCELLO. Arrigo Cipriani torna alle origini. Il patròn dell’Harry’s Bar acquisterà dal Comune - che l’ha messa in vendita - l’ex scuola elementare di Torcello, alle spalle della famosa Locanda “Cipriani”, che già appartiene alla famiglia dell’imprenditore e che è situata nei pressi della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Per il fabbricato novecentesco - che sarebbe così inglobato nel complesso della Locanda - che è in avanzato stato di degrado, con una superficie di circa 125 metri quadrati, Cipriani ha già presentato al Comune un’offerta d’acquisto per 270 mila euro, cioè la stessa cifra che il Comune aveva chiesto nel bando per la vendita dell’immobile presentato nel novembre scorso e andato deserto per mancanza di offerte.
La Locanda Cipriani è stata creata da Giuseppe Cipriani - padre di Arrigo ed è tuttora di proprietà della famiglia del fondatore dell’Harry’S Bar. Dopo aver creato l’hotel Cipriani di Venezia alla Giudecca - successivamente venduto - Giuseppe Cipriani a Torcello rilevò una piccola e modesta rivendita di vini e olio trasformandola poi in “locanda” con poche camere per gli ospiti e la sala per ristorante circondata dal giardino, gestita in particolare - dopo la sua morte - dalla figlia Carla affiancata poi a sua volta dal proprio figlio Bonifacio Brass. Qui Ernest Hemingway scrisse tra l’altro il suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Ma anche Arrigo Cipriani è sempre rimasto vicino alla Locanda e ora investe nell’ex scuola di Torcello proprio per contribuire a qualificarla ulteriormente. «Era di fatto già parte del complesso», spiega Arrigo Cipriani «e anche in qualche modo un problema, visto che si tratta di un rudere. Vogliamo farne ora una cosa bella, integrata con l’insieme della Locanda, che contribuisca a riqualificare un’isola meravigliosa come Torcello, oggi di fatto in buona parte abbandonata e che deve invece trovare una nuova vita». Per quanto riguarda l’ex scuola elementare, l’unico intervento urbanistico ammesso dai piani urbanistici comunali, oltre alla manutenzione straordinaria, è la demolizione senza ricostruzione.
Ma l’intenzione della famiglia Cipriani - a quanto pare - è quella di recuperarla a nuova vita con un intervento di qualità anche sotto il profilo architettonico.
Enrico Tantucci
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