A Chioggia l'acqua arriva a 141 centimetri. Superato il Baby Mose

Le opere di difesa in canal Vena "coprono" la città fino a 130 centimetri. Corsa notturna per mettere in salvo le auto
Questo non è un canale ma Corso del Popolo e il Municipio (foto Pòrcile)
Questo non è un canale ma Corso del Popolo e il Municipio (foto Pòrcile)

CHIOGGIA . Notte di passione per i chioggiotti a causa dell’acqua alta nel centro storico di Chioggia e Sottomarina e della mareggiata violenta sul litorale . La marea ha toccato il picco alle 23 . 30 , con 141 centimetri sul medio mare , 10 centimetri in più di Venezia causati dalla spinta del vento di bora .

Una quota che non si vedeva da anni e che ha reso vane le paratie mobili del Baby Mose , efficace fino a 130 . Le sirene e gli avvisi della Protezione civile , che ha percorso il centro in furgoncino dopo le 20 ripetutamente , hanno messo in pre allerta i residenti e i negozianti che hanno provveduto a sistemare le paratie ai piani terra e a spostare la merce nelle zone più alte .

Moltissimi sono corsi a spostare le automobili dalle calli portandole in zone franche . L’acqua prima di mezzanotte ha invaso tutto corso del Popolo , le calli e le fondamenta San Domenico e Lombardo . Un fiume in piena come non si vedeva da tempo .

Scenario simile nelle rive di Sottomarina . Inevitabili i disagi per chi è rincasato tardi e per chi non aveva sentito gli avvisi . Molti sono rimasti a monitorare la situazione fino alle 3 quando il deflusso era ben avviato .

Ore di angoscia anche per gli operatori di Isola Verde che hanno visto il mare portarsi via , nuovamente , metri e metri di spiaggia . La mareggiata ha superato la massicciata e tutte le barriere poste per contrastarla . È arrivata all’altezza dei chioschi costruiti vicini al mare e ha scavato sotto le pavimentazioni portandosi addirittura via le prime fila di mattonelle . Ieri al risveglio comparivano enormi scalini e pavimenti a metà . Un disastro annunciato perché non esiste protezione per la costa già da novembre quando le prime mareggiate hanno vanificato l’ultimo ripascimento . Da mesi gli operatori chiedono l avvio degli interventi strutturali

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