A 93 anni cuce ancora le reti da pesca
CAORLE. Alla bellezza di 93 anni, tutte le mattine, si reca nel capannone adibito alla lavorazione delle reti da pesca, arrivando con la bicicletta e percorrendo due chilometri all’andata e altrettanti al ritorno, quando è ora di rincasare. A Caorle la signora Maria Pramparo in David la conoscono tutti: è una sorta di istituzione locale.
Una testimonial d’eccezione per una località che fa del mare e della pesca la sua specialità, oltre ogni confine storico e temporale. Tanto da arrivare a vincere, attraverso una fotografia che la ritrae nella sua passione più grande, il concorso fotografico indetto da Farnet, la rete europea della pesca, alla presenza di ben 100 immagini provenienti da tutta Europa. Una vittoria arrivata grazie ad una votazione online che ha visto ben 16mila preferenze ottenute con il passaparola tra Caorle e l’intero comprensorio del portogruarese.
A partecipare all’iniziativa è stato il Gac veneziano, il gruppo di azione locale che si occupa di aiutare le comunità delle zone costiere, sotto l’egida dell’ente Vegal della Venezia Orientale. Lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, una delegazione del Gruppo si reca a Caorle per scoprire e conoscere le donne che lavorano nel mondo della pesca. Tra queste spicca la signora Maria Pramparo, 93 anni, che da più di 70 cuce le reti circondata da figli e nipoti che lavorano con lei nell’attività di famiglia, situata nella zona artigianale di Levante, poco dopo il nuovo cimitero.
A scattare l’istantanea presentata al concorso, quel giorno, è stata Cinzia Gozzo, dipendente del Vegal ed esperta di fotografia. «Quando abbiamo visto il contesto e poi l’immagine abbiamo pensato subito che potesse essere quella giusta», commenta soddisfatta l’autrice, «perché è uno scatto dai molteplici significati: passione, sacrificio, storia e cultura. E poi è la rappresentazione della donna impegnata nel mondo della pesca. Al giorno d’oggi è difficile trovarne.
È stato tutto molto divertente e siamo onorati di aver conosciuto una donna come Maria Pramparo». Il concorso, dal titolo “Social Inclusion”, ha coinvolto tutti i Gac d’Europa. La giuria, attraverso una scrematura, ne ha promosse otto e tra queste vi era anche quella della 93enne, immortalata mentre lavora la sua rete, sempre senza occhiali e con poca luce «perché», come dice lei, «si lavora meglio se non ci sono riflessi sul filo di nylon». La foto del gruppo veneziano era l’unica tra le finaliste in rappresentanza dei Gac italiani. Da lì è partito il tam tam sui social network, con la creazione di un post su Facebook che invitava tutti a votare l’immagine attraverso un link. In soli tre giorni la notizia ha raggiunto più di 15.600 visualizzazioni e la bellezza di 16mila voti.
Per la signora Maria si sono mobilitati pescatori, appassionati di fotografia, sub, studiosi del territorio, donne, simpatizzanti e sostenitori.
Le votazioni si sono concluse giovedì 23 marzo alle 12 a Jürmala, in Lettonia, dove è stata decretata a furor di popolo la vincitrice.
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