A 13 e 14 anni rapivano altri minorenniminacciandoli con il coltello

La baby-gang, composta da tre ragazzini originari del Kosovo, operava in piazza a Portogruaro. Alle loro ultime vittime, tre coetanei italiani, hanno rubato una decina di euro e una confezione di tabacco
Una foto simbolo di baby gang in azione, come avvenuto a Portogruaro
Una foto simbolo di baby gang in azione, come avvenuto a Portogruaro
PORTOGRUARO. Un branco di minorenni armati di coltello aggredisce e rapina tre ragazzi della medesima età, portando via soldi e una confezione di tabacco. La banda di teppisti è stata prontamente bloccata dai carabinieri della compagnia operativa di Portogruaro dopo la denuncia presentata dai genitori di due della giovanissime vittime. Protagonisti della vicenda, che accade in piazza della Repubblica, sono tre minorenni kosovari di 13 e 14 anni residenti con le famiglie nel comprensorio che, attorno alle 19 di martedì, hanno avvicinato alcuni coetanei di Portogruaro, e, minacciandoli con un coltello si sono fatti consegnare tutto quello che avevano nelle tasche.


I tre, pieni di paura, hanno immediatamente cercato di racimolare i soldi che avevano, per un totale di circa 10 euro e una confezione di tabacco per sigarette. Poi, i tre teppisti, si sono dileguati. Le vittime, tutte minorenni, di 14 e 15 anni, hanno avvisato i genitori e accompagnati dagli stessi, hanno denunciato il fatto ai carabinieri. Si tratta di un altro episodio di microcriminalità che ha gettato una luce, infausta, sul fenomeno delle baby gang a Portogruaro. In città, infatti, il fenomeno non è nuovo: solo martedì era stata sgominata una banda che imperversava in viale Trieste dove cercava di entrare all'ex hotel Trieste per rubare qualcosa. I carabinieri anche in questo caso sono intervenuti ed hanno bloccato sul posto, quattro minori residenti a Portogruaro di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Questa volta invece, ad aiutare le indagini dei carabinieri sono state le telecamere della videosorveglianza attraverso le quali sono riusciti a riprenderli durante il momento di fuga. La caccia ai baby rapinatori è stata breve: i tre sono stati bloccati poco lontano, anche grazie alle prime concitate indicazioni fornite dai ragazzi rapinati.


Determinante è stata la descrizione da parte delle vittime dell'abbigliamento e dell'aspetto fisico dei rapinatori che hanno permesso ai carabinieri di individuarli subito nelle immagini riprese dalle telecamere. Da qui è partita l'operazione investigativa che si è rivelata brillante. I carabinieri con l'aiuto della polizia locale si sono messi sulle tracce dei fuggitivi con un percorso che li ha portati dritti a casa dei giovani delinquenti. Sono stati trovati in possesso del coltello, dei soldi e del tabacco rubato. I tre teppisti sono stati trasportati in caserma. A questo punto non hanno più potuto negare l'evidenza e sono stati accompagnati al Tribunale dei minori dove sono stati schedati e ascoltati. Sarà ora il Tribunale dei minori a decidere come procedere nei loro confronti.

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