A 103 anni va in casa di riposo per far visita alla figlia
CONEGLIANO. Quando, la settimana scorsa, nonna Elvira (71 anni) ha annunciato di non partecipare alla gita a Caorle degli ospiti di Casa Fenzi perché «oggi viene a trovarmi mia mamma», il direttore Giovanni Sallemi ha pensato a uno scherzo, nella migliore delle ipotesi, a un appannamento improvviso della memoria di Elvira, nella peggiore. E non le ha creduto. Perché di solito, nella casa per anziani di Viale Spellanzon come in tutte le altre, sono i figli che vanno a trovare i genitori, e non il contrario.
E invece, quel pomeriggio la mamma di Elvira, che di nome fa Teresa e anni ne ha addirittura 103, è arrivata davvero, tra lo stupore delle educatrici. Le due donne si sono fatte fotografare, hanno parlato e sorriso, e la mamma alla fine se n’è tornata a casa con un consiglio: «Mi raccomando, fai la brava e non mangiare troppi dolci». La coppia ha conquistato subito la simpatia degli operatori e degli altri ospiti, e non è nemmeno la prima volta che Teresa Braido arriva a Conegliano per fare visita alla figlia. Certo, con l’avanzare dell’età è un evento sempre più raro, e per questo ancora più curioso. La mamma, classe 1913, abita a Ceneda, Vittorio Veneto. È vedova dal 1941, da quando cioè il marito Angelo Ortolan venne dato per disperso nella campagna d’Albania, durante la Seconda Guerra Mondiale. La figlia Elvira quindi porta lo stesso cognome della mamma, che gode di ottima salute (il segreto, dice, è fare sempre un po’ di ginnastica al mattino) e ha anche un’altra figlia, Elsa, classe 1938. Le ha cresciute entrambe da sola, lavorando alla vecchia filanda di Vittorio Veneto. Oggi il legame fra le tre donne è fortissimo.
«È stato un bellissimo incontro d’amore tra madre e figlia, e a Casa Fenzi è stata una festa» racconta il direttore Sallemi «la mamma sta benissimo, e vedendola pare che le energie non le manchino. A vederla è grintosa e con la voglia di fare ancora tante cose. Se la ride sapendo di essere una privilegiata, e dispensa consigli alla figlia. Una bella storia». Il singolare incontro ha commosso anche le educatrici di Casa Fenzi: «Teresa è lucidissima e ha uno spirito molto ilare; è simpatico assistere alle “prediche” della mamma ultracentenaria alla figlia Elvira. Le consiglia sempre di comportarsi bene, di “fare la brava” e di non mangiare dolci». Alla gita a Caorle, quindi, Elvira ha rinunciato sul serio. Al direttore che non le credeva: «Ha visto? Mia mamma sta meglio di me».
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