150 anni, Zaccariotto strappa e festeggia. Migliaia in provincia alle celebrazioni

Cade nel vuoto l'appello della Lega Nord a boicottare le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia: presenti la presidente della Provincia Francesco Zaccariotto e il sindaco di Jesolo Calzavara
VENEZIA. Cade nel vuoto in quasi tutta la provincia l'appello agli amministratori leghisti a disertare le cerimonie per i 150 anni dell'Unità d'Italia lanciato ieri da Gianluca Forcolin, deputato del Carroccio e sindaco di Musile di Piave. Al contrario, Forcolin sembra essere rimasto l'unico sindaco a non partecipare alle celebrazioni.


Assume invece il sapore di una sfida agli stessi vertici leghisti la decisione della «pasionaria» del Carroccio
Francesca Zaccariotto
, sindaco di San Donà di Piave e presidente della Provincia. La Zaccariotto, con tanto di fascia tricolore, ha infatti preso parte alla cerimonia a San Donà e, dopo aver ascolatto in silenzio l'Inno di Mameli, ha preso la parola per spiegare la sua presenza: «Mi rendo conto di essere una solista - ha detto, con chiaro riferimento alle indicazioni dei vertici del Carroccio - ma oggi è giusto ricordare i morti per la Patria. Io ho giurato sulla Costituzione, e oggi ho scelto di essere tra la gente per celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia». E in piazza a San Donà c'era molta gente, forse oltre mille persone.


Di rilievo anche il gesto del sindaco leghista di Jesolo,
Francesco Calzavara
, che si è presentato alla cerimonia per i 150 anni con la coccarda tricolore e il fazzoletto verde della Lega: «Non confliggono - ha detto - anzi farli stare insieme è un valore aggiunto per entrambi». Almeno in provincia di Venezia, la Lega Nord sembra molto lontana dallo «strappo» di Bossi e Calderoli.


Quella per i 150 anni dell'Italia è stata una vera festa della gente, che ha partecipato in massa a tutte le celebrazioni ovunque in provincia.
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